A Marco Cassardo il SuperMondello, il premio Giovani va a Giovanni Grasso: la cerimonia a Palermo
Marco Cassardo è il vincitore del SuperMondello, a Giovanni Grasso va il premio Mondello Giovani 2024. La scelta della giuria, presieduta da Gianni Puglisi, è stata annunciata durante la cerimonia conclusiva della consegna del premio letterario internazionale Mondello che si è svolta al teatro Biondo di Palermo con la conduzione di Elvira Terranova. Cassardo con «Eravamo immortali» (Mondadori) e Grasso con «Il segreto del tenente Giardina» (Rizzoli) erano stati scelti con Claudia Durastanti (Missitalia, La Nave di Teseo) come vincitori della sezione Opera italiana del premio Mondello che quest’anno festeggia i 50 anni di vita. Il Comitato di selezione ha anche assegnato il premio speciale del presidente di giuria ad Antonio Franchini per «Il fuoco che ti porti dentro» (Marsilio) e il premio speciale per la Letteratura a Deborah Gambetta per «Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel» (Ponte alle Grazie). Vincitore della sezione autore straniero, eletto lo scorso maggio al Salone del libro di Torino, è lo scrittore romeno Mircea Cartarescu. Il premio Mondello è organizzato e promosso, per conto del Comune di Palermo, dalla Fondazione Sicilia d’intesa con la Fondazione Premio Mondello e la Fondazione Andrea Biondo, in collaborazione con il Circolo dei lettori, il Salone del libro di Torino e da quest’anno con l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani.
50 anni di cultura e sguardo ai giovani
Il premio Mondello compie mezzo secolo. Sono stati 50 anni di cultura e di apertura verso i giovani e verso gli autori internazionali, ha detto il presidente della rassegna e della giuria, Gianni Puglisi, che ha partecipato alla cerimonia di premiazione dell’edizione 2024. Puglisi ha ripercorso le tappe del premio, sin dalla sua istituzione per iniziativa di Francesco Lentini, e ne ha descritto l’evoluzione della linea culturale. Nella fase più recente ha rivolto la sua attenzione alla fascia giovanile di autori e lettori e ha rivelato una «grande capacità di fissare in anticipo punti fondamentali della storia della cultura e della letteratura». Per Puglisi l’esperienza del «Mondello» ha rappresentato una svolta importante come lo fu la nascita, proprio a Palermo, del Gruppo ‘63. Quasi tutti i protagonisti di quella pagina di avanguardia letteraria - da Umberto Eco a Edoardo Sanguineti e Luigi Malerba - sono stati scelti dalle giurie del ‘Mondellò che ha individuato e premiato non solo grandi autori italiani (Alberto Moravia, Italo Calvino, Alberto Arbasino, Dacia Maraini, Andrea Camilleri) ma anche nomi della letteratura internazionale come Günther Grass, José Saramago, Octavio Paz, Milan Kundera, Christa Wolf, Kurt Vonnegut, David Grossman, Don Delillo, Herta Müller. Molti di loro hanno poi ottenuto il premio Nobel per la letteratura. «Oggi che la cultura si confonde spesso con la recita, il premio mantiene la sua distanza dalle cadute rissose», ha sottolineato ancora Puglisi per il quale il prestigio della rassegna, gestita con la Fondazione Sicilia, è cresciuto con la collaborazione con il Salone del libro di Torino, che dura da 13 anni, e ora anche con l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani di cui si festeggerà il centenario nel 2025. Un solo rammarico: non avere potuto assegnare un premio Mondello per la pace. I vincitori delle varie sezioni del premio hanno messo in luce, presentando le loro opere, due punti: il respiro storico che unisce i romanzi della sezione Opera italiana e lo sforzo di produrre opere incentrate su trame narrative logiche e coerenti e su una creatività riconoscibile anche all’estero verso cui il «Mondello» continua a puntare il suo sguardo.