È morto a 79 anni Beppe Randazzo, con lui se ne va un pezzo di teatro palermitano. Allievo di Michele Perriera al Teatès, ebbe il coraggio di fare il grande passo e fondare il Daggide, nel 1974. Un'esperienza di teatro sperimentale che in quegli anni incontrava il favore del pubblico. A condividerne l'avventura Enzo Vetrano e Stefano Randisi. «Mi sento come se mi avessero rubato qualcosa», dice commosso Enzo Vetrano.
L’Ubu Re di Jarry è forse lo spettacolo più famoso di Beppe Randazzo, in scena per diversi anni. Fra gli altri si ricordano il Marat-Sade (uno shock ai tempi: il pubblico era rinchiuso in una gabbia di ferro e gli attori si muovevano attorno), tratto da Weiss con il Teatro Struttura di Messina (1974) e Caddema (1980), con il quale portò sul palco le sue personali regole teatrali. Amava osare, la sua passione erano i testi d’avanguardia pura. Beppe Randazzo ha tenuto a battesimo i più bei nomi del teatro palermitano degli anni Ottanta. come le gemelle Cucinotti e Gabriella Guccione (che fu la sua compagna e madre del figlio Giulio, morta nove anni fa). Da tanto tempo non stava bene. Ha trascorso gli ultimi trent'anni della sua vita in un istituto di Caltagirone.
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