«Ho saputo di una manifestazione, nelle stesse date e negli stessi orari della nostra in via D’Amelio. Una passerella organizzata a Palazzo Jung, a Palermo. Ci dissociamo e manifestiamo il nostro dissenso a chi, aderendo a questo tipo di iniziativa come purtroppo la Fondazione Falcone e anche il Centro studi Paolo e Rita Borsellino, fanno evidentemente una scelta di campo». L’ha detto Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso assieme agli agenti della sua scorta, riferendosi all’iniziativa «Legalità è libertà - Giovani europei per un nuovo movimento culturale», che si svolgerà dal 17 al 19 luglio organizzata dall’ente governativo Agenzia italiana per la gioventù.
Il fratello del magistrato, intervenendo alla conferenza stampa per illustrare il programma di «Casa di Paolo» in occasione del trentaduesimo anniversario della strage, ha sottolineato che le manifestazioni del 19 luglio «anche quest’anno non saranno, come purtroppo ormai succede per il 23 maggio, una parata per personaggi istituzionali anche reduci da condanne penali per contiguità alla mafia, per amministratori eletti grazie all’appoggio della mafia, mai rifiutato, e per chi vuole addossare soltanto alla mafia le responsabilità delle stragi. Denunceremo i depistaggi e le falsificazioni che ancora allontanano la verità e la giustizia per quella che è , invece, stata: una strage di Stato. L’agenda rossa, sparita, costituisce la scatola nera delle stragi e rappresenta il simbolo del nostro movimento», che ha organizzato a Palermo quattro giornate che precederanno la commemorazione del 19 luglio.
Iniziative illustrate nella Casa di Paolo in via della Vetriera 57, a Palermo, aperta nove anni fa e dove si svolgeranno gran parte delle iniziative. I bambini, con i tanti ospiti che ogni anno giungono da ogni parte d’Italia, saranno i protagonisti. Infine, la fiaccolata, come ogni anno, con partenza da piazza Vittorio Veneto e arrivo in via D’Amelio, dove sarà osservato un minuto di silenzio.
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