Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Festeggiati i 527 anni di consacrazione della Chiesa Madre di Petralia Soprana

Festeggiati i 527 anni di consacrazione della Chiesa Madre di Petralia Soprana, dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Al suo interno opere come il crocifisso del beato Frate Umile Pintorno; un tabernacolo Plinio rivestito d'oro del 1700; l'organo di Giacomo Andronico, considerato il più grande delle Madonie; un quadro dello zoppo di Gangi; stucchi decorativi di stile barocco e una pregevole volta, galleria d'arte d'eccezione dove sono raffigurate alcune scene della vita dei santi apostoli Pietro e Paolo, quadro del martirio del Riolo. «Punto focale di una comunità religiosa, la chiesa vista come luogo visibile, corpo mistico di Cristo - afferma il parroco, don Calogero Falcone -. Le immagini eloquenti dei santi Pietro e Paolo ci ricordano che siamo quel collante di una comunità viva capace appunto di animare non solo una comunità ma vivificarla con la con la sua con la sua testimonianza di fede. Anche se i giovani sono un po' distanti si cerca sempre di migliorare e di creare più testimoni di fede - continua il parroco- Oggi si evince che i ragazzi credono in Dio ma molto spesso non credono tanto nella chiesa e questo aspetto va migliorato e dobbiamo essere testimoni e cercare di accogliere sempre, di creare entusiasmo accedendo gli animi, creare loro come protagonisti della vita della comunità». Sulla facciata del sontuoso edificio, costituito nel prospetto esterno da più rimaneggiamenti storici, spicca una finestra bifora collocata all'interno della torre campanaria del 1400 dove nella parte superiore, un particolare orologio a corda del '700, ancora perfettamente funzionante. Pezzo forte il portone d'ingresso in stile gotico-catalano con cassoni impreziosito da motivi vegetali, floreali e puttini, dai decori lavorati in pietra che creano uno dei simboli di Petralia Soprana, ovvero il cardo, il porticato con archi a tutto sesto con colonne toscaniche. nel video le interviste a: Vittorio Federico, sacrestano; don Calogero Falcone, parroco

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