Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Il festival dei borghi siciliani: ecco l'elenco dei comuni e dei tesori da scoprire

Balestrate
Il Museo del Gattopardo di Ciminna
Cava di marmo a Custonaci
Il castello di Delia
Gangi
Giarratana
Il castello di Giuliana
La torre dei Ventimiglia di Montelepre

Durante i tre weekend del Borghi dei Tesori Roots Festival si potrà fare tanto, tantissimo: dal 10 al 26 maggio, i venerdì dedicati soprattutto alle scuole, sabato e domenica per tutti. L’attesa è tanta, appena il programma è stato pubblicato sui social ha ricevuto migliaia di condivisioni e richieste di informazioni: 46 borghi sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 500 tra siti, passeggiate ed esperienze e molti giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, dai Sicani agli Iblei, da una punta all’altra dell’Isola. L’anno scorso, per la sua terza edizione, il festival ha accolto oltre 12 mila partecipanti. e quasi tutti hanno visitato più Comuni, con i più conosciuti e rodati a fare da catalizzatore per gli altri. Borghi dei Tesori Roots Fest è promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia. I borghi di questa edizione 2024 – coordinata da Michele Ruvolo con Giovanna Cirino, Marco Coico, Alessandra Fabretti, Alida Fragale - rappresentano tutte e nove le province siciliane: sono Alcara Li Fusi, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Bompietro, Buccheri, Burgio, Calascibetta, Calatafimi Segesta, Caltabellotta, Cammarata, Camporeale, Centuripe, Cassaro, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Custonaci, Delia, Frazzanò, Gangi, Geraci Siculo, Giarratana, Giuliana, Isnello, Licodia Eubea, Mirto, Montelepre, Monterosso Almo, Montevago, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pettineo, Piedimonte Etneo, Pollina, Portopalo di Capo Passero, Prizzi, Sambuca di Sicilia, San Piero Patti, Santo Stefano Quisquina, Siculiana, Sutera, Trappeto, Valledolmo, Vallelunga Pratameno. Tre weekend secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori: i borghi apriranno e animeranno i «tesori di famiglia». E siccome anche il gusto è un’arma di conoscenza, praticamente ogni comune ha pescato nelle sue tradizioni culinarie più autentiche per cucire esperienze, showcooking, degustazioni, visite a vigneti, caseifici, uliveti, persino pasticcerie e macellerie. Informazioni, schede e curiosità su www.leviedeitesori.com, come anche ogni altra informazione sul festival. Un portale sempre nuovo, aggiornato quotidianamente, da consultare con attenzione per costruire il proprio itinerario. Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione dei festival dei Borghi l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa: anche Borghi dei Tesori Roots Fest è una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi – una media di cinque siti per ciascun borgo, senza contare esperienze e passeggiate che richiedono un coupon dedicato - che apriranno le porte. Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite; passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e in un infopoint in ciascun borgo. Eccoli quindi i borghi, e ognuno sarà un’esperienza: ci sono anche dieci new entry: Cammarata, Cassaro, Ciminna, Delia, Giarratana, Montelepre, Pettineo, Siculiana, Trappeto e Valledolmo. L’elenco è folto, diverse adesioni in più rispetto alla scorsa edizione: si inizia dall’ Agrigentino con Burgio, Caltabellotta, Cammarata, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina, Siculiana; nel Nisseno, partecipano al festival Delia, Sutera, Vallelunga Pratameno, e nel Catanese, Licodia Eubea e Piedimonte Etneo; nell’Ennese, si salirà a Calascibetta e a Centuripe. Sui Nebrodi, o comunque nel Messinese, i più piccini, Alcara Li Fusi, Frazzanò, Mirto, Pettineo, San Piero Patti. Folto il drappello del Palermitano: Balestrate, Baucina, Bisacquino, Bompietro, Camporeale, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Isnello, Montelepre, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Pollina, Prizzi, Valledolmo e Trappeto. Chiudono il Ragusano con Giarratana e Monterosso Almo; Siracusa, con Buccheri, Cassaro e Portopalo di Capo Passero; e Trapani con Calatafimi Segesta e Custonaci. Visitare tutto sarà impossibile - ma ci si può sempre provare -, anche se è meglio che resti sempre qualcosa da vedere, per ritornare, approfondire, scoprire magari i borghi vicini, il bosco nascosto, la sorgente o l’artigiano.

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