Palermo, finisce in vendita il piano nobile di Palazzo Asmundo, il proprietario: «Politica miope sul patrimonio culturale»
Va in vendita il piano nobile del Palazzo Asmundo in corso Vittorio Emanuele a Palermo. L'edificio, costruito nel '700, ha il prospetto di fronte alla Cattedrale. Per iniziativa del suo proprietario, Pier Luigi Martorana Genuardi, 57 anni, è stato per decenni polo museale che ha offerto in esposizione numerose collezioni di famiglia: dalle porcellane, alle carte geografiche antiche, dai mattoni di censo, alle collezioni d’armi e di monete. «Ma oggi il progetto si arena perché i costi di gestione sono divenuti insopportabili, la politica è stata miope sul patrimonio culturale» dice Martorana. A gestire l’operazione immobiliare è la Italy Sotheby's international realty. Il prezzo di vendita è 5,4 milioni per 1.500 metri quadrati, di cui 600 affrescati e 200 di corpi bassi (in uno è ospitato il teatro dei pupi siciliani della famiglia Argento, con ingresso in via Pietro Novelli). L’offerta è rivolta soprattutto al mercato straniero e non comprende le collezioni. «Che però potrebbero rientrarvi - precisa Martorana - se fosse interesse degli acquirenti la conservazione dell’attuale destinazione d’uso. Il sogno che non sono riuscito a conservare potrebbe essere realizzato da un mecenate. Ne sarei felice. È con dispiacere che chiudo questa avventura a causa dei costi di mantenimento». Il piano nobiliare del palazzo conserva gli affreschi allegorici di Gioacchino Martorana, commissionati da Giuseppe Asmundo, presidente di Giustizia. L’artista del 18simo secolo ha impreziosito numerosi palazzi palermitani, da quello Comitini all’Arcivescovile. Le sale di Palazzo Asmundo sono state set cinematografico nel film di Vittorio De Sica «Il viaggio» (1974), interpretato da Sophia Loren e Richard Burton. Ma, più recentemente, ha ospitato programmi Mediaset come «La ricetta perfetta». «Le politiche nazionali non aiutano a mantenere il patrimonio storico e culturale - dice Martorana - siamo costretti a cedere a malincuore. Il progetto di palazzo museo si scontra con la realtà. Nel 2023 abbiamo avuto solo seimila visitatori, nel 2004 ne avevamo settantamila. In tempi passati, durante l’anno, chiudevamo al pubblico solo per tre mesi. Ultimamente abbiamo garantito l’apertura solo per 4-5 mesi. Sono aumentati tutti i costi. Ci sono da pagare i restauri e le manutenzioni che costano in media 3-4 mila euro al mese. Per motivi economici una parte consistente delle collezioni è stata alienata. Negli ultimi 10-15 anni abbiamo ceduto la gran parte della collezione di carte geografiche (dal 1550 fino all’unificazione d’Italia) e quella d’armi. Abbiamo venduto anche l’augustale di Federico II, una moneta d’oro di straordinaria importanza storica». «Sarei felice di poter modificare la mia intenzione di vendita - conclude Martorana - se ci fossero sponsor o acquirenti che mi garantissero la cogestione del bene ricevuto in eredità da mio padre».