Dalla poesia al teatro alla pittura: è morto a 78 anni l'artista Carlo Rao, non dimenticò mai la sua Cerda
È morto a 78 anni Carlo Rao, ex docente e artista di Cerda. Viveva a Treviso, dove aveva insegnato sino al 1989. Un amante dell’arte a tutto tondo, dalla poesia al teatro e alla pittura. «Con Carlo Rao - dice il sindaco di Cerda, Salvo Geraci - scompare un artista di grande spessore, un grande poeta, un raffinato esteta e va via un figlio di Cerda che mai ha dimenticato la sua amata terra madre. La sua ultima opera, “Alma Cerda”, è il dono che ha fatto ciascuno di noi cerdesi». Il sindaco ricorda che «Rao ha insegnato materie letterarie negli istituti superiori ed ha fatto parte dell’istituto di Scienze Umane e dell’istituto di Pedagogia dell’Università di Venezia. Per oltre venti anni ha coordinato seminari-laboratori di didattica della poesia, anche attraverso università estere. Dal 1988, lasciata l’attività didattica - prosegue Geraci - si è dedicato a tempo pieno alla scrittura, alla pittura e al teatro. È stato direttore delle collane di poesia “All’antico Mercato Saraceno” e la “Grotta di Circe”, ed ha presieduto le giurie del premio letterario “Lectura” e del Premio Internazionale “DeltaPoesia”. Per anni (assieme a Rita Borsellino, Antonio Caponetto, Gherardo Colombo, Luciano Violante, Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti e Don Giuliano Zattarin) ha operato all’interno del Gruppo Sariano». Il sindaco di Cerda, sottolinea l’ecletticita di Carlo Rao, che è stato fondatore e direttore (assieme ad Ugo Pagliai) di «Aperta Scena», che ha realizzato stage e spettacoli di Vittorio Gassman, Gigi Proietti, Pamela Villoresi, Arnaldo Foà e Michele Placido. Ha tradotto ed adattato per il teatro testi, in molti casi inediti in Italia, di Edmond Jabès, Wislawa Szmborska, Renè Depestre, Federico Garsia Lorca, Wystan Auden, Carmen Yanez e Pedro Salinas. Ha inoltre diretto e recitato con Paola Gassman e Ugo Pagliai (che ha anche curato la regia), diverse opere poetico teatrali fra le più importanti: «La verità, vi prego sull’amore» (circa 300 repliche dal 1994) e «Giobbe ed altre stanze» (adattamento di un’opera giovanile di Karol Wojitila: 25 repliche in occasione del Giubileo). Su invito del Centro ebraico di Roma ha scritto e rappresentato per 6 serate «I Campi delle Cenere». Qualche anno fa, Carlo Rao ha donato alla comunità cerdese, circa 40 quadri che si trovano esposti, attualmente, nella sala consiliare del Comune.