Giovedì 7 dicembre alle 17, nella sua sede di via Bara all’Olivella 48, l’associazione Figli d’Arte Cuticchio presenta «Un sogno lungo 50 anni», il libro dedicato alla storia di Mimmo Cuticchio e del suo Teatro dei Pupi, inaugurato nel 1973. Nella stessa occasione verrà presentato anche il calendario degli spettacoli di fine anno, ispirati al tema de Il Viaggio e dedicati alle prime gesta dei paladini di Francia. «Un sogno lungo 50 anni» racconta il cammino della Compagnia Figli d’Arte Cuticchio, frutto di scelte coraggiose, della passione e della militanza di un gruppo di persone che ha superato varie stagioni, nutrendosi sempre di arte e investendo nell’arte quello che riusciva a guadagnare con gli spettacoli rappresentati in tutta Europa e oltreoceano. La vita artistica di Mimmo Cuticchio non è stata soltanto una vita spesa per l’arte, per il teatro dei pupi, ma anche una vita caratterizzata dalla volontà di onorare una tradizione familiare affollata di artisti e artigiani, di personaggi e personalità, di amori e ricordi, di cimeli e reperti. «Una vita consacrata all’arte, alla mia arte, a quella dei miei genitori – dice Mimmo Cuticchio – per perpetuare una tradizione che, esposta ai nuovi media e all’affievolirsi di quel senso di appartenenza, radicato nella coscienza identitaria di un popolo, lo riconosciamo noi per primi, ha bisogno di nuove partiture, magari più vicine ai giovani, alle famiglie, a tutto il pubblico che frequenta il nostro teatro». Con la presentazione del libr prende il via Il Viaggio, progetto che conclude il 2023, l’anno dei cinquant’anni del Teatro dei Pupi intitolato a Santa Rosalia, e dei quarant’anni del festival “La Macchina dei Sogni”, ideato e diretto da Mimmo Cuticchio. Al tema del viaggio, infatti, sono dedicati gli spettacoli e le proiezioni in programma nel teatrino di Via Bara all’Olivella, dal 9 al 31 dicembre. Mettendo a frutto oltre mezzo secolo di mestiere, Cuticchio mette in scena le prime gesta dei paladini di Carlo Magno, dando forza alla tradizione e voce alla memoria. Dalle prime imprese di Malagigi a quelle di Cladinoro, da Orlando a Rinaldo. Arricchiscono il programma la proiezione di due spettacoli per la grande scena: Don Turi e Gano di Magonza prodotto dal Teatro Biondo nel 1994, e Macbeth per pupi e cunto, una rilettura del dramma scespiriano che ha debuttato al Festival delle Nazioni di Città di Castello nel 2001.