Un piede a Palermo per Beatrice Venezi, che l’altra sera ha impugnato la bacchetta e diretto nei giardini di Palazzo d’Orleans, a Palermo, un concerto dell’Orchestra sinfonica siciliana, costruito in occasione della consegna dei primi premi intitolati a Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione Siciliana. I riconoscimenti sono stati fortemente voluti dal presidente Renato Schifani per valorizzare uomini e donne che in Sicilia si sono distinti per il loro impegno etico, sociale, culturale e artistico in favore della comunità. Questa prima edizione è stata interamente dedicata alla letteratura: e quindi due scrittrici, profondamente e diversamente amate dal pubblico come Stefania Auci che ha fatto rivivere la storia dei Florio; e Catena Fiorello Galeano, autrice, conduttrice tv e scrittrice; e Salvo Toscano, giornalista Rai e autore noir con la saga dei fratelli Corsaro, che adesso è anche diventata una fiction.
«Alessi, convinto assertore dell’Autonomia e tra i padri nobili del nostro Statuto, è un esempio di passione politica e civile al servizio della Sicilia - ha sottolineato Schifani -. Con il premio a lui dedicato, oltre a rendergli omaggio, contribuiremo a tenere vivi i suoi insegnamenti affinché possano essere presi ad esempio anche dalle giovani generazioni. Siamo onorati di avere avuto con noi il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, che ha dato prova, ancora una volta, di quanto il talento, la passione e la perseveranza siano importanti per raggiungere i migliori risultati nella vita e nella professione».
Sembra proprio un’investitura per la Venezi, tra le più accreditate giovani bacchette attualmente sulla cresta dell’onda. Toscana, consigliere del ministro della Cultura per la musica e direttore artistico della Fondazione Taormina Arte, la Venezi ha costruito un programma dedicato a Čajkovskij. «Sono molto felice di essere a Palermo. Dopo alcune esperienze a Taormina e a Catania - ha spiegato - approdo per la prima volta nella Sicilia occidentale, in quella che ha il respiro di una capitale. Questo aspetto si percepisce sotto il profilo culturale e sono convinta che la Sicilia abbia finora espresso solo una minima parte del suo potenziale. Mi fa piacere essere parte di questo processo di scoperta e di apertura. Mi sono trovata molto bene a lavorare con la Foss, dove ho trovato grande entusiasmo e tanti bravi musicisti giovani».
Un’esperienza che si ripeterà nei prossimi mesi visto che Beatrice Venezi salirà di nuovo sul podio della Sinfonica a gennaio e a febbraio per due concerti dedicati al mondo russo.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia