«L’ispirazione credo la dia proprio la terra siciliana non so per quale motivo, sarà la commistione di molteplici etnie che fa si che i siciliani siano degli artisti, dei creativi, anzi degli alchimisti, che rendono questa terra ricca di talenti. È una terra magica, benedetta e piena di arte e artisti». A poco più di un anno di distanza, Max Gazzè torna a far ballare e cantare il pubblico siciliano accompagnato dal Brass group con un progetto tra connessioni popolari e orchestre locali dall’elettronica al sinfonico, dal pog al rock e, ovviamente, al jazz. Tre serate, dall'1 al 3 agosto, a Castellammare del Golfo, al teatro antico di Taormina e al teatro greco di Siracusa. Un vero e proprio amore musicale sbocciato tra il cantautore romano, europeo d’adozione e siciliano di origini - mamma catanese e papà di Scicli - e l’orchestra dell’Isola in occasione del Sicilia jazz festival 2022: era il 28 giugno dello scorso anno quando Max saliva sul palco del teatro di Verdura riarrangiato e riletto dall’Orchestra jazz siciliana in chiave jazz. Una prima assoluta, che mandò il pubblico in delirio e la sintonia, «immediata», fece balenare nella mente dell’artista l’idea di un progetto nuovo da portare sul territorio siciliano, attuato in pochissimo tempo. «Il progetto Musicae loci viene da una scintilla scattata l’anno scorso proprio qui a Palermo, dall’esperienza vissuta con l’Orchestra jazz siciliana - racconta -, conosco la potenza e la gioia di sentire questi musicisti bravissimi suonare. Non vedo l’ora di suonare, c’è un grandissimo entusiasmo, una bella energia: una grande fusione e un'alchimia che ci fa partire bene». Durante le prove di questa mattina sul palco del teatro Santa Cecilia, tra un brano e l’altro Max si racconta all’orchestra e vuole che gli si racconti qualcosa a loro volta: rimane affascinato dalle differenze del dialetto che da una parte all’altra dell’Isola cambia e prova il ritornello di una delle sue canzoni di maggiore successo in chiave sicula, versione che potrebbe riproporre anche durante i live, l’1 agosto a Castellammare del Golfo, il 2 al teatro antico di Taormina e il 3 al teatro greco di Siracusa. «Tra i posti più belli e suggestivi - commenta - saranno ambientazioni e cornici bellissime così come le sonorità: anche chi conosce molto bene la mia musica vivrà un’esperienza totalmente nuova, diversa. La musica è trasmissione, percezione, emozione e qui c’è tutto». Max si sofferma poi sul suo rapporto con la Sicilia, terra dove si sente sempre a casa: «E dire che qui non ci sono neanche nato - racconta con il sorriso che caratterizza l’intera intervista - ma avendo genitori siciliani ho sempre vissuto la sicilianità, la porto con me nei modi di fare, come gesti, anche se mi manca l’accento». Max torna nuovamente sull’Orchestra, con cui il legame diventa sempre più forte ogni nota che passa: «Loro suonano jazz ma con un’influenza e morfogenetica della terra siciliana che di fatto modifica ulteriormente i suoni, che li rende ancor più peculiari». I concerti inizieranno tutti alle 21,30. I biglietti si possono acquistare su ticketone.it, bluetickets.it, tickettando.it, o tramite i due punti di prevendita, uno presso il Real Teatro Santa Cecilia (Piazza Santa Cecilia n. 5 dal martedì al sabato a partire dalle 9.30 sino alle 12.30, ed un altro presso Santa Maria dello Spasimo (Via dello Spasimo, n. 15) dal lunedì al venerdì a partire dalle ore 15.30 alle 19.30.