Parola d’ordine: dimenticare due anni di inferno. E quindi tornare ad abbracciarsi, a cantare, ballare, brindare. Tutte le città italiane, grandi e piccole, si preparano al Capodanno, il primo dopo due anni di stop, e Palermo ha scelto di declinarlo in scala profondamente siciliana, tranne che per l’ospite atteso Francesco Gabbani, che ci ha comunque tenuto a trovare una chiave sicula per la sua esibizione. Che non sarà un semplice sortita, ma un vero e proprio concerto di un’ora e mezzo a cavallo della mezzanotte, con un break di dieci minuti per il brindisi. La firma in calce a tutta la «macchina» è di tre realtà imprenditoriali, nate sui palcoscenici più o meno underground e giunte ad organizzare i festival (giovani) più seguiti della città: è nata così un’Ats composta da GoMad Concerti di Giulio Castronovo, Utopia di Maurilio Cassata e Alessia Billitteri e associazione Wilder di Carmelo Galati. Sono stati loro a presentare un progetto al Comune - che era ancora orfano di bilancio e non poteva lanciare il consueto bando - ma che ha comunque potuto approvarlo tramite gli uffici dell’assessorato alla Cultura. Detto fatto, è partita la macchina che può contare su giovani cantanti che hanno già un bel pubblico - ecco Kid Gamma, cantante, pianista e beatmaker classe 2002; la ventunenne Esdra, cantautrice che ha partecipato alle finali di Music For Change 2022 («Musica Contro le Mafie») e pronta a scattare verso Casa Sanremo 2023; Bruna, cantante e autrice classe ‘97, dell’etichetta siciliana Lo Stato Dell’Arte, che ha proposto il suo primo singolo «Diario» alla ribalta di «Che ci faccio qui» su Rai3 -, sulla verve di Sergio Friscia e la bellezza di Ylenia Totino (calabrese trapiantata a Milano, conduttrice di un programma di calcio su Italia Sette Gold), sulla musica della Sicily Pop Orchestra diretta da Antonio Zarcone, di Mario Incudine e Alessio Bondì, sull’esibizione di Francesco Gabbani: chiude una scorribanda nell’urban/black con il collettivo siciliano reggae/hip hop Shakalab, nato nel 2010 e formato da Jahmento, Lorrè, Br1 e Marcolizzo. Insomma, non troppo tradizionale, tante incursioni di ultimissima generazione – che gli organizzatori conoscono benissimo - e grande attenzione per il pubblico giovane che si spera si riversi in piazza. Cinque ore e passa: si inizia già alle 20.15 in diretta su Tgs e Rgs, e in streaming sul sito www.gds.it oltre che sui social delle testate, e si va avanti fino alle 23 quando salirà sul palco Gabbani. Gran cerimoniere e orchestratore, Sergio Friscia alle prese con il suo primo concertone di capodanno nella sua città. «Sarà una vera rinascita, anche perché Palermo esce dalla situazione di stallo in cui ha vissuto negli ultimi anni – dice il sindaco Roberto Lagalla – l’approvazione del bilancio ci permette di guardare con più serenità al futuro. Torniamo a festeggiare in piazza dopo gli anni della pandemia; e lo facciamo in diretta su Tgs che è l’emittente che racconta la città e sul sito del Giornale di Sicilia che farà arrivare il nostro messaggio ovunque». «Sergio Friscia e Francesco Gabbani non hanno bisogno di presentazioni - interviene l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella – e al loro fianco avranno tanti artisti siciliani rodati ed emergenti. Speriamo che non solo i cittadini ma tanti turisti si riversino su piazza Politeama: li vedo in città, sono moltissimi e non li potevamo lasciare senza un evento da ricordare». Dagli organizzatori, un grazie all’amministrazione per aver accettato la proposta. «Palermo è la città che abbiamo scelto, il cuore ci ha riportati a casa – dicono - Ora più che mai siamo certi e convinti che essere tornati a vivere e a lavorare qui, dopo anni di formazione e lavoro in giro per le capitali d’Italia e d’Europa, è stata l’idea giusta». (*sit*)