E dopo il palco sanvitese del Cous Cous Fest, Eugenio Bennato stasera - 18 settembre - fa tappa a Polizzi Generosa. Un concerto organizzato in occasione della festa del comune madonita - la «Fera di San Gandolfo» - e che si terrà a Piazza Trinità a partire dalle 22. «La Sicilia - ha detto il fratello di Edoardo Bennato - è un’isola a parte ed è sempre sorprendete, sono venuto un sacco di volte ma è una continua scoperta. Una terra elegante che si sviluppa da una cultura lontana fatta di incroci e confronti fra civiltà diverse». Incontri e confronti che Bennato canta anche con la sua musica provando ad arrivare al cuore delle persone, con un sound che ricorda il mare, il sole ed il Meridione. «C’è vicinanza fra Napoli e Palermo - continua il cantautore campano, classe 1948 - il traghetto che parte è sempre emblematico. Dalla Sicilia anch’io ho ricevuto collaborazioni e confronti come quella con Rosa Balistreri o Alfio Antico. Riesce sempre a far uscire artisti popolari di grande espressione». Ed inoltre, il cantante è anche uno dei fondatori della «Nuova compagnia di canto popolare», oltre a far parte della scuola di cantautori napoletana assieme ai due fratelli Edoardo e Giorgio, a Pino Daniele, Tony Esposito, Alan Sorrenti, James Senese e tanti altri artisti. «A Polizzi ci sono già stato - racconta il musicista - un anno abbiamo anche fatto un tour invernale nelle Madonie ma questa volta porterò una musica fatta di contaminazioni e culture diverse». Culture diverse, figlie di una scelta fatta agli inizi della sua carriera, quando l’artista si ispirava e seguiva i maestri della musica popolare perché per lui facevano la musica più bella. «Ho canzoni che a livello commerciale non arrivano - spiega Eugenio Bennato - Mon père et ma mère per esempio. Questa è una traccia arrivata da un ragazzo del Camerun che ho incontrato e mi ha dato un foglietto scritto a matita».