Il mondo della cultura a Palermo perde uno dei suoi rappresentanti. È venuto a mancare il poeta Nicola Romano. "Muore la poesia di alto lignaggio, poeta e maestro di parola oggi perduta - scrive su Facebook Francesco Di Franco, uno dei suoi estimatori, commentando la notizia della sua morte -. Un modello che ha ispirato tanti poeti a percepire lo stile inimitabile ma al contempo un modello da seguire. Ci lasci orfani di un sentire autentico e di un canto che alzava la voce distinguendosi nel panorama poetico italiano". Nicola Romano aveva 76 anni. Giornalista pubblicista, autore di articoli d’interesse sociale e culturale per diversi periodici, é risultato vincitore di molti concorsi nazionali di poesia. Era direttore della collana di poesia dell’editrice palermitana “Spazio cultura”. Alcuni suoi testi sono stati tradotti anche in esperanto e su riviste spagnole, irlandesi e romene. Nel 1997 ha partecipato, su invito, ad incontri di poesia in Irlanda, con lettura di testi a Dublino, Belfast, Letterkenny e Londonderry. Nel 1984 l’Unicef ha adottato un suo testo come poesia ufficiale per una manifestazione sull’infanzia nel mondo che si è svolta a Limone Piemonte. Con il circuito itinerante de “La Bellezza e la Rovina” ha partecipato a letture insieme a noti poeti italiani. Tra le sue ricerche, ha rivolto grande attenzione ai poeti Vittorio Bodini, Raffaele Carrieri, Leonardo Sinisgalli, Giorgio Caproni, Alfonso Gatto. Tante le raccolte di poesia pubblicate, l’ultima delle quali si intitola “D’un continuo trambusto” (Passigli editori, 2018) con la prefazione di Roberto Deidier.