Ricco il programma del Sicilia Jazz Festival presentato ieri. I concerti saranno ospitati in 4 luoghi differenti di Palermo: Teatro di Verdura, Real Teatro Santa Cecilia, Complesso di Santa Maria dello Spasimo e Palazzo Chiaramonte Steri. Ecco alcuni cenni sugli artisti in cartellone.
24 giugno 2022: Paolo Fresu e OJS
La figura di Paolo Fresu, autentico poeta del suono, si staglia con caratteristiche uniche sulla scena jazzistica internazionale sia per la bellezza timbrica che con soffuso lirismo trae dai suoi strumenti (tromba e flicorno) sia per il fascino di una musica molto originale e votata alla prassi dell’inclusione nella quale la tradizione neroamericana trova magnifica fusione con altre culture, specie quelle mediterranee, e coi linguaggi più diversi. La convinta idea di una musica senza confini stilistici trova una suggestiva ed originale traduzione nell’omaggio che il trombettista sardo e l’orchestra siciliana diretta da Domenico Riina rendono alla canzone italiana, non solo del nostro tempo ma anche quella che rimanda la memoria più indietro nel tempo, fino allo swing degli anni Quaranta.
25 giugno 2022: Sarah Jane Morris e OJS
L’eclatante estensione vocale (ben quattro ottave), il timbro scurissimo e la passionalità del tratto interpretativo fanno di Sarah Jane Morris una delle figure più emozionanti del panorama musicale europeo. Dopo aver segnato la stagione aurea del pop a fianco di artisti come Communards, Eurythmics, Astrud Gilberto, Simply Red ed altri (in coppia con Riccardo Cocciante vinse anche il festival di Sanremo del 1991), la rossa cantante britannica da tempo privilegia un repertorio di notevole spessore, tra jazz, blues, soul, funky e rhythm’n’blues, che ne esalta le doti interpretative. A dirigerla in una magnifica selezione di standard del jazz e classici di Van Morrison e Burt Bacharach è l’esperta bacchetta di Gabriele Comeglio, apprezzato anche come sassofonista, arrangiatore e compositore (sue le sigle di trasmissioni televisive come “Quelli che il calcio”, “La Domenica Sportiva” e “Che tempo che fa”).
26 giugno 2022: Raphael Gualazzi e OJS
Gualazzi è un cantautore decisamente atipico, intanto perché non proviene da alcun talent show, possiede solida preparazione, vanta buona esperienza internazionale e possiede una vocalità molto personale, tutte doti che gli hanno consentito negli anni di affermarsi (anche a Sanremo e all’Eurovision Song Contest); ma soprattutto è atipico perché è ottimo pianista e perché i suoi tasti sanno restituire freschezza e attualità a forme stilistiche che sembravano appartenere al passato, come ragtime, stride, boogie, swing e blues. In questa deliziosa incertezza tra jazz e canzone, Gualazzi propone, in esclusiva per il Sicilia Jazz Festival, una rilettura dei suoi brani più famosi arrangiati per big band da Stefano Nanni e da Giuseppe Vasapolli (che è anche sul podio dell’orchestra).
27 giugno 2022: New York Voices e OJS
Da 35 anni le New York Voices stupiscono e incantano con raffinate acrobazie vocali che danzano arditamente tra standard del jazz e successi del pop, tra capolavori della classica e musica brasiliana, tra be bop e rhythm’n’blues, tra scat e vocalese, tra swing e celebri temi cinematografici. La suggestione delle armonie canore, gli interventi solistici di grande impatto e la fantasia delle improvvisazioni ha conquistato al gruppo solida reputazione internazionale e collaborazioni illustri, tra cui quelle con Bobby McFerrin, Count Basie Orchestra, George Benson, Ivan Lins, Boston Pops e Metropole Orchestra. Nell’occasione le New York Voices sono dirette da Domenico Riina ed affiancate dalle prestigiose bacchette di Marcello Pellitteri, batterista palermitano da tempo stabilitosi negli Stati Uniti e loro abituale collaboratore.
28 giugno 2022: Max Gazzè e OJS
Artista di immediata riconoscibilità per linee melodiche originali e orecchiabili, per taglio vocale e interpretativo inconsueto e personale e per spessore di testi poetici ora surreali ora stralunati, Max Gazzè occupa un posto molto particolare nello scenario della canzone d’autore italiana. Tra i primi ad accorgersi del suo valore era stato Franco Battiato che nel 1995 chiede all’artista romano (ma di padre ragusano) di aprire la tappe del tour “L’ombrello e la macchina da cucire”, imponendolo così ad un pubblico assai vasto. Da quel momento a Gazzè si schiudono le porta di un successo via via scandito da canzoni come “Cara Valentina”, “Vento d’estate” , “Una musica può fare”, “Il solito sesso”, “Ti sembra normale” ed altri capitoli presto inseritisi con forza nell’immaginario collettivo. Canzoni che in questa produzione esclusiva vengono rilette in un’inedita chiave jazz dagli arrangiamenti originali di Antonino Pedone, il quale dirige anche l’orchestra.
29 giugno 2022: Fay Claassen e OJS
Nei Paesi Bassi, da decenni autentico Eldorado e fervida fucina del miglior jazz internazionale, la stella di Fay Claassen brilla luminosa nel firmamento della vocalità per brillantezza timbrica, perfetta intonazione, esuberante fantasia improvvisativa e, soprattutto, per la capacità innata di saper donare ad ogni canzone un taglio interpretativo unico, personale, quasi definitivo. Qualità che hanno indotto a contendersene il talento artisti celebri, tra cui Paquito D’Rivera (che la definisce “cantante davvero fenomenale”), Vince Mendoza, Mike Stern e Tom Harrell, e formazioni prestigiose come la Metropole Orchestra, la Concertgebouw Jazz Orchestra o la WDR Big Band. Sul podio c’è l’esperta bacchetta di Piero Romano, proveniente dall’Orchestra Magna Grecia, mentre il programma si avvale degli arrangiamenti assai raffinati di Paul Heller, sassofonista della WDR Big Band.
30 giugno 2022: Tom Seals e OJS
Il suo debutto è ancora recente ma nell’arco di appena un lustro la popolarità di Tom Seals in Inghilterra è schizzata alle stelle in virtù della debordante esuberanza di questo sorprendente artista (elogiato perfino da Elton John) di cui non si sa se apprezzare maggiormente l’istrionica simpatia o le brillanti doti vocali o, ancora, la sbalorditiva naturalezza con cui macina sui tasti del pianoforte irresistibili ritmi a suon di swing, boogie woogie, soul e blues. Le sue performance sono altamente spettacolari e ciò spiega non solo il livello degli artisti con cui collabora, tra cui Gregory Porter, Jamie Cullum e Jools Holland, ma anche il tutto esaurito che i suoi concerti registrano regolarmente ovunque, dal Ronnie Scott’s di Londra all’Opera House di Dubai. Il confronto con la formazione siciliana diretta da Vito Giordano si preannuncia elettrizzante anche per l’inedito repertorio costituito prevalentemente da composizioni originali dello stesso Seals.
1 luglio 2022: Dianne Reeves Quintet
Dianne Reeves è certo una delle più illustri Jazz Ladies del nostro tempo ed ogni suo concerto è un appuntamento con l’emozione. Artista assai versatile e di grande comunicativa, Dianne Reeves ha dimostrato di essere capace di esprimersi anche in altri territori musicali, come pop e rhythm’n’blues, e di saper dialogare magnificamente con musicisti di ambito assai diverso come Sergio Mendes, Harry Belafonte, Charles Aznavour e Salomon Burke. Vincitrice di vari Grammy Awards (gli ultimi nel 2006, per la colonna sonora del film “Good night, and good luck” diretto da George Clooney, e nel 2015, per l’album “Beautiful life”), in questo ultimo scorcio la cantante di Detroit pare più concentrata sulla grande tradizione vocale afro-americana, ponendosi nel solco di voci leggendarie quali quelle di Billie Holiday, Ella Fitzgerald e, soprattutto, di Sarah Vaughan, cui tempo fa ha dedicato un intenso omaggio discografico. In passato già esibitasi con la OJS, stavolta Dianne Reeves è col proprio quintetto.
2 luglio 2022: Ivan Lins feat Jane Monheit e OJS
Per oltre 30 anni ha scritto e interpretato I brani più belli di Música Popular Brasileira e jazz. La sua opera prima, Madalena, è stata registrata da Elis Regina nel 1970 ma è divenuta più nota la versione cantata da Simone Bittencourt de Oliveira. Ivan ha tra l'altro partecipato alla realizzazione di un brano musicale assieme a Michael Bublé dal titolo Wonderful Tonight.
3 luglio 2022: Simona Molinari e OJS
La cantautrice, amica del Brass Group, negli anni collabora e duetta con artisti di fama mondiale tra i quali citiamo Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Lelio Luttazzi, Renzo Arbore, Massimo Ranieri, Fabrizio Bosso, Franco Cerri, Stefano Di Battista, Dado Moroni, Roberto Gatto, Roy Paci e Danny Diaz.Nel corso della sua carriera Simona Molinari porta i suoi spettacoli nei teatri e nei jazz club più importanti d’Italia e del mondo come il Blue Note di New York, Teatro Estrada di Mosca, Blue Note di Tokyo, Grappa’s Cellar di Hong Kong, Brown Sugar di Shanghai, ed ancora altri club e teatri a Pechino, Macao, Toronto, Montreal.
4 luglio 2022: Christian McBride e OJS
Considerato uno dei massimi virtuosi del suo strumento, Christian Mcbride è fresco vincitore del premio musicale più ambito ovvero il grammy award come miglior album nella categoria Best Large Jazz Ensemble. Questo stesso progetto sarà eseguito insieme all'Orchestra Jazz Siciliana
5 luglio 2022: Snarky Puppy
Snarky Puppy è una band jazz e fusion di Brooklyn guidata dal bassista, compositore, produttore Michael League. La band si è formata a Denton in Texas nel 2004. La maggior parte dei membri attuali erano studenti della University of North Texas dove si sono conosciuti. Il loro primo successo avviene con la pubblicazione dell'album We Like It Here; registrato dal vivo nell'ottobre del 2013 nella città di Utrecht e distribuito a febbraio del 2014, il disco debutta al primo posto delle classifiche jazz di iTunes. Pluripremiati, oggi sono famosissimi in tutto il mondo e il concerto di Palermo è una prima assoluta.