Non un semplice addobbo natalizio ma una vera e propria installazione, un’opera d'arte urbana che celebra la bellezza della città, in una delle sue vie più iconiche, via della Libertà, simbolo della storia architettonica palermitana, su cui si affacciano una serie di palazzine liberty, testimonianze di un’epoca sfarzosa del capoluogo siciliano.
Rinascita
In questo contesto sorge «Rinascita», l’installazione commissionata da Giglio e realizzata da Aldo Li Bianchi e Laura Galvano, i due architetti siciliani già autori di varie installazione tra le quali «La follia» e «Le corde dell’anima», realizzate presso il Conservatorio di Stato Alessandro Scarlatti e l’installazione urbana «Green» con la quale sono segnalati al Premio Arte laguna a Venezia.
Allestita in una notte
L’opera è stata realizzata in una notte con carta metallizzata e ondulina, due materiali lavorati artigianalmente per restituire un gioco di luci che richiama la tecnica utilizzata nella realizzazione dei mosaici bizantini - e in tempi più recenti le opere di Gustav Klimt - e che grazie alla loro leggerezza, si inseriscono nello spazio urbano in maniera morbida e armoniosa.
I fasti dei Florio
L'opera, che simbolicamente rievoca i fasti della Palermo dei Florio, la prima città del Meridione ad ospitare l’Expo italiana nel 1891, nasce - nelle parole di Li Bianchi e Galvano - dal concetto di travisamento. Letteralmente, si tratta di far apparire qualcosa in modo diverso dal vero, che nell’idea dei due architetti si trasforma in un'esperienza sensoriale arricchita da luci che splendono nella notte palermitana.
Il riciclo dei materiali
L'installazione, visibile fino al 9 gennaio 2022, non si conclude, ma - come accade a un’opera d’arte - ritorna e rivive, in questo caso proprio grazie all’upcycle dei materiali adoperati, che presuppone la possibilità di nuovi utilizzi e lascia spazio alle idee creative del futuro.