Il viaggio introspettivo della regina del soul, Daria Biancardi, passa anche dalla Danimarca: ieri, al Festival internazionale della musica blues in Europa, la palermitana ha portato il suo personale omaggio ad Aretha Franklin.
Un viaggio, ripreso lo scorso 5 novembre con la ripartenza del suo tour, che l’ha portata a rappresentare l’Italia nei paesi scandinavi - nella città di Frederikshavn, in Danimarca - partecipando, insieme alla band bolognese dei «Groove city», al «Blues Heaven Festival».
Insomma, un gran percorso per la cantante che lo scorso anno ha vinto la super sfida di «All together now», che però continuerà con la sua tappa a Roma, domenica 21 novembre, prima di tornare in Sicilia dove potrebbe concludere il suo viaggio (il calendario della tournée potrebbe ancora prevedere qualche nuova tappa) in omaggio alla Franklin il 12 dicembre al teatro Al Massimo di Palermo a partire dalle 21.15.
«La scelta di fare Aretha - ha spiegato Daria Biancardi - non è stata semplice. Lei è per tutti la miglior cantante in assoluto ed io, che arrivo dal profondo sud, temevo di essere indiscreta, varcando la soglia proibita di una cultura forte e radicata». Una cultura che la cantante - seguita dalla Gianfaby production - ha però fatta sua, dimostrando di avere tutte le carte in regola per portare avanti il nome di quell’artista che ha fatto conoscere la black music nel mondo. «Il mio legame con il mondo di Aretha - ha continuato Daria - parte da lontano. La ricerca del soul, mi ha portato fino a Memphis».
Daria Biancardi infatti si è recata proprio nella terra dove la Franklin ha vissuto, per comprende e capire da vicino com’è il vero soul nella terra della black music. «Sono figlia del pop anni Novanta - ha raccontato la cantante - e spesso la mia voce veniva accostata alla sua. Così ho cominciato ad ascoltarla e mi si è aperto un mondo. Aretha ha una voce che sembra plasmata da Dio». E da lì è iniziato un vero e proprio percorso musicale che ha portato Daria, nel 2014, in finale a «The Voice of Italy» e poi alla vittoria nel 2019 del «NY Canta» il festival della musica italiana negli Stati Uniti. «Cerco sempre di essere la migliore versione di me stessa - ha concluso la cantante soul - e averne rispetto. Questo viaggio, l’ho intrapreso sia come artista ma soprattutto come donna».
Caricamento commenti
Commenta la notizia