In prima assoluta, per la 54esima stagione del Teatro Libero di Palermo Ouminicch’. Lo spettacolo, con il testo di Rosario Palazzolo e l’adattamento e la regia di Giuseppe Cutino, andrà in scena dal 19 al 23 ottobre, alle 21.15, e vedrà sul palcoscenico Delia Calò e Viviana Lombardo. Al centro della scena – e qui c’è la novità di Cutino rispetto al testo originale che prevedeva due uomini – due donne. Sono davanti a una bara, in una stramba veglia: hanno i propri rituali di vita, le proprie abitudini, le proprie storie tragicomiche, le proprie famiglie più o meno sacre e, nel ritrovarsi insieme da sconosciute, intuiscono la possibilità di una alleanza. Una veglia che, guardando al passato, deve disegnare un futuro decisivo per una delle due. Come se il destino si dovesse decidere lì, in quel momento. Un destino annunciato, accettato. Anche voluto, forse. Perché così è e cosi deve essere. Anche se non si è convinti. Ma se si vive in una comunità, di quella comunità si accettano le regole, non scritte, non codificate: tramandate, di generazione in generazione; una comunità in cui la disubbidienza non è prevista, non è contemplata. E quando pensi, forse, di disubbidire, anche questa improvvisa assunzione di responsabilità, probabile sia stata prevista, voluta, programmata da «iddi». «Abbiamo preparato lo spettacolo durante il lockdown – racconta il regista Giuseppe Cutino – ma poi non è più andato in scena a causa delle restrizioni. Portiamo in scena una tematica cara all’autore, Rosario Palazzolo, ovvero che viviamo in una società che riesce a controllare tutto e, anche quando crediamo di essere liberi e che i problemi altrui non ci riguardino, in realtà ci siamo dentro e assistiamo a quello che ci circonda in maniera impotente e, a volte, statica». Biglietti interi 16 euro, 12 euro ridotti per i sostenitori del Libero (coloro che hanno rinunciato ai rimborsi / voucher), i giovani sotto i 25 anni d’età e gli operatori teatrali. Carnet da 5 a 12 spettacoli a partire da 40 euro.