L'uomo e l'artista: il musicista e compositore Premio Oscar da una parte, il padre, il marito e il giocatore di scacchi, dall'altra. La nuova performance ideata da Vito Meccio, direttore artistico del Teatro Agricantus di Palermo, da sempre dedito alla valorizzazione di progetti in cui musica e teatro si abbracciano, è dedicata alla figura del Maestro Ennio Morricone e all’immenso patrimonio umano e culturale che ha lasciato in eredità. Debutta stasera (venerdì 1 ottobre) alle 21 (e replica alla stessa ora fino a domenica 3) al Teatro Agricantus di Palermo (al chiuso) «Giuseppe Milici Quartet e Sergio Vespertino play Morricone», progetto artistico fatto di musica e parole che vede per la prima volta sullo stesso palco il quartetto del musicista Giuseppe Milici – che già lo scorso anno era stato protagonista di un omaggio a Morricone insieme all'Orchestra Jazz Siciliana - e l'attore Sergio Vespertino, due grandi estimatori del Maestro scomparso a luglio dello scorso anno: l’uno dal punto di vista squisitamente musicale, l’altro per l’applicazione cinematografica di quelle stesse composizioni in grado di dare vita a molti dei capolavori cinematografici più segnanti della nostra epoca. Insieme sul palco saranno in grado di restituire un tributo, fatto di passione e prestigio, all’artista Premio Oscar che tanto ne ha dato in vita anche alla nostra Sicilia. Un amore, dunque, pronto ad essere restituito nel modo più completo: attraverso la musica e attraverso l’arte. In scena il quartetto di Giuseppe Milici – al suo quarto progetto-tributo agli artisti che più ama e che maggiormente lo hanno influenzato - proporrà alcune tra le più famose colonne sonore composte da Ennio Morricone - da Gabriel’s Oboe (dal film «Mission», candidato all'Oscar come miglior colonna sonora nel 1986) a Once Upon a Time in America («C'era una volta in America» diretto da Sergio Leone) fino a Nuovo Cinema Paradiso, solo per citarne alcune – per rendere omaggio, attraverso un repertorio fortemente evocativo ed emozionante, ad uno dei più grandi compositori del nostro tempo diventato leggenda nel panorama musicale internazionale. Sul palco, al fianco di Giuseppe Milici all’armonica, ci saranno Nicola Pannarale alle tastiere, Filippo De Salvo al basso e Saverio Petruzzellis alla batteria. La voce narrante sarà invece quella di Sergio Vespertino, che, reduce dal successo estivo di «Novecento». Stavolta darà voce allo stesso Ennio Morricone per raccontare la persona oltre che l’artista: il suo amore imperituro per la Sicilia - suggellato nel 1956 dal matrimonio con la messinese Maria Travia - e dall’adozione artistica del suo Peppuccio Tornatore; la crescita artistica e la grande umiltà di quello che a livello universale è considerato un gigante della composizione. Sergio Vespertino, attore in grado di spaziare dal genere comico popolare a quello drammatico, interpreterà l’uomo celato dietro l’artista attraverso le stesse parole che il grande Maestro ha voluto donare al mondo, fino al giorno della sua dipartita. Il legame di Vespertino con il compositore romano passa attraverso il grande cinema, quello che lo ha incantato sin da giovanissimo, e da cui ha preso spunto per la propria crescita artistica. Quel grande cinema che già la scorsa estate ha voluto omaggiare con la sua riproposizione di «Novecento, la leggenda del pianista sull’oceano», una rivisitazione intima e personale della pellicola di Giuseppe Tornatore che ha come pilastro proprio la musica di Ennio Morricone.