Tutti vorremmo essere insostituibili per le persone che amiamo. La maggior parte delle persone pretende di dare amore tanto quanto ne riceve, come se l’amore fosse uno scambio equo fra due parti senza carnefice né vittima. E se invece il posto che occupiamo accanto alla persona amata fosse occupato da qualcun altro all’improvviso? A rispondere a questo quesito complesso, che chiunque si è posto almeno una volta nella vita, è Francesco Puccio col suo romanzo Il posto degli assenti, edito da Marlin editore, che verrà presentato domani (29 luglio) alla Feltrinelli di Palermo alle ore 18.30. Dialogano con l’autore i giornalisti Gioia Sgarlata e Camillo Scaduto. Il tema su cui ruota l’intero romanzo è l’assenza. Il protagonista Teo, uno scrittore di gialli, sbarca sull’isola greca di Cefalonia e scopre che l’amico Petra, un eccentrico cantastorie, è passato a miglior vita: «Petra non c’era più. Il mio amico, il vecchio proprietario della taverna che mi accoglieva al porto, era scomparso ormai da qualche mese. Insieme con lui, i profumi delle spezie, gli aromi delle sue pietanze migliori impastate col miele e col sesamo, le sedie impagliate, le tovaglie a quadri bianchi e blu, stirate da un vento che portava storie e soffiava dal ventre del mare […] in una terra in cui perfino le pietre custodivano racconti e sapevano come tramandarli a chi si fosse fermato ad ascoltare.» Teo si reca al cimitero per salutare l’amico scomparso, ma lungo la strada ritorna nella sua mente l’ultimo racconto, forse il più cupo, misterioso, elettrizzante, che l’amico gli abbia mai raccontato. Da qui la storia segue due direzioni che si intrecciano, si influenzano vicendevolmente, si gettano l’una nell’altra coinvolgendo il lettore in un vortice di emozioni straordinarie. La narrazione continua infatti da un lato con la storia di Petra, dall’altro con quella di Teo in un viaggio nella memoria tra passato e presente, il cui confine sembra così labile da scomparire, un viaggio anche interiore che porterà il protagonista a riflettere sulla sua esistenza irrisolta e sul posto che spetta a coloro che restano. Un mistero conservato nel mare greco terrà il lettore col fiato sospeso pagina dopo pagina. Il libro si è classificato secondo al Premio letterario Costadamalfilibri 2021.