Il 1971 segna la nascita della compagnia Figli d’Arte Cuticchio: da allora sono trascorsi 50 anni e il teatrino è diventato uno dei punti di riferimento dell’Opra ma anche del cunto, della tradizione che incontra il presente, del recupero e riscrittura dei canovacci classici cuciti su testi sperimentali, tra contaminazione di linguaggi, scelte musicali anche azzardate, arti figurative. Perché Mimmo Cuticchio è sinonimo di futuro. Per festeggiare il buon mezzo secolo, la compagnia, apre il suo archivio e regala in streaming gli spettacoli più importanti e significativi anche dal punto di vista storico e documentale con l’obiettivo di raccontare la storia e l’evoluzione del percorso di Mimmo Cuticchio e dell’Opra. Si inizia stasera con il Gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica, storico canovaccio che vide la luce nel 1971, e si srotola fino al 10 giugno, quando verrà proposta la produzione di quest’anno La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria, incentrata sull’Eneide di Virgilio, un nuovo testo che cuce temi sempre attuali, come il rapporto familiare, l’amicizia, le migrazioni per sfuggire a guerre e regimi. Enea esule, per Cuticchio, non è un racconto del passato, ma un esempio concreto di drammatici esili contemporanei, con pupi e fondali di nuova fattura. Le musiche non saranno quelle del pianino a cilindro che accompagnavano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali, strumenti antichi e moderni per una colonna sonora attuale. Sul canale YouTube della compagnia e sulla piattaforma di Italiafestival.tv.