"Io sono un uomo del Sud, e quando rientro qui girando il mondo, sento forte dentro di me quei sentimenti di orgoglio che ha dato la nostra cultura a tutto il mondo occidentale". Sono le parole del Maestro Riccardo Muti, nel ricevere la cittadinanza onoraria di Palermo. "Questi giorni a Palermo sono stati per me di grande esperienza artistica e umana", ha detto. Muti è stato proclamato cittadino onorario "per l’impegno profuso nel diffondere i valori della pace e della comunione tra i popoli, attraverso il linguaggio universale della musica". "Ricevere questa onorificenza per me è una forma di orgoglio ma vuol dire anche mettere una pietra miliare sulla mia lunga attività artistica nel mondo", ha detto ancora Muti. "In Italia per i musicisti non è facile. Basti pensare che solo il conservatorio di Palermo ha 1.200 allievi, una cosa che inorgoglisce da una parte e preoccupa dall’altra - ha sottolineato il Maestro, parlando dell'attuale crisi dello spettacolo -. Ogni anno i conservatori italiani diplomano migliaia di musicisti, il cui futuro non è in discussione, ma è assolutamente impossibile". Il problema, secondo Muti, è che "l'Italia è un paese con poche orchestre. Ci sono regioni senza orchestre e senza teatri. C'è stata la moltiplicazione dei conservatori, ma studiare in una regione dove non ci sono orchestre e teatri, è come laurearsi in medicina senza aver mai assistito a una lezione di anatomia. C'è qualcosa da rivedere". "È un grande privilegio avere qui il Maestro Muti, ad accettare la cittadinanza onoraria. Pensavamo che questo potesse essere il momento della riapertura dei teatri, invece siamo costretti a una riapertura 'virtuale', grazie alla straordinaria capacità del digitale - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando durante la cerimonia -. Questo sforzo del Teatro Massimo, che sicuramente non cancella il desiderio di tornare a vivere in presenza le attività artistiche della nostra città, è molto importante". "Ringrazio il maestro per la sua attenzione costante, dal 2004, alla Giovanile Cherubini, ma anche per il ritorno a Palermo a condurre e dirigere la nostra Orchestra, che è un motivo di vanto per la Fondazione Teatro Massimo", ha aggiunto Orlando.