Vinicio Capossela tra parole e musica in diretta streaming dalla Galleria regionale di Palazzo Abatellis, lunedì 2 novembre alle 19,30, per un dialogo sul “Trionfo della morte”.
L’iniziativa è promossa dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ideata, organizzata e prodotta da Terzo Millennio Srl di Andrea Peria. La performance, della durata di circa 30 minuti, sarà in diretta streaming sui canali Facebook di Capossela, del museo Abatellis e di Terzo Millennio.
Il dialogo ha luogo nella vasta sala deserta che custodisce il grandioso affresco medievale, sorprendentemente sopravvissuto a secoli di cambiamenti e trasformazioni per mostrarsi all’artista di oggi e attraverso di lui svelarsi in tutta la sua attualità di opera senza tempo. L’assenza di pubblico e di altri interlocutori rende più profondo il dialogo con l’arte come esperienza individuale.
Le parole e le sonorità dell’artista del nostro tempo dialogano con le immagini silenziose dell’opera d’arte del passato, in assenza di pubblico. Con la forza della presa diretta l’azione artistica si rivolge a un pubblico vario e numeroso, presente all’appuntamento sul web per cogliere il messaggio della cultura che non si ferma, ma si fa testimone del suo tempo, trasformando le limitazioni in occasioni per esperienze nuove che potenziano la carica emozionale dell’arte che incontra l’arte.
Una performance, che originariamente si sarebbe dovuta tenere alla presenza del pubblico, ma che, nonostante la sopravvenuta impossibilità dovuta alle nuove norme anti-covid, l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana non ha voluto annullare, ma far svolgere comunque, pur senza spettatori, quale gesto simbolico di sostegno ai lavoratori dello spettacolo in questo momento particolarmente difficile.
L’iniziativa conclude il primo ciclo di incontri in cui il museo va in scena, con i suoi spazi e le sue opere.
La terrazza di Palazzo Abatellis ha già ospitato scrittori, critici e musicisti per dare voce e suono segni di vita al museo, sede dell’arte, che è segno di vita essa stessa.
La sala del “Trionfo della Morte” accoglie Vinicio Capossela in un corpo a corpo con un’opera universale, che attraverso il linguaggio dell’arte parla all’uomo di ogni cultura e di ogni tempo, simbolo della vita che resiste.
Nella sua recente produzione poetica Capossela ha tratto ispirazione dall’immaginario medievale mettendolo in risonanza strettissima con il presente.
Tra i temi indagati in “Ballate per uomini e bestie” (targa Tenco per il disco in assoluto nel 2019) c’è quello della morte, ultimo tabù del mondo occidentale, costantemente rimosso dall’ottimismo obbligatorio della società del consumo. E tuttavia la morte è parte stessa della vita. Nella narrazione medievale vita e morte erano perfettamente intrecciati così da generare un fiorire di danze macabre, scheletri che danzano ammonendo “hodie mihi cras tibi”, oggi a me domani a te. Un “memento mori” che però porta con sé anche irrisione e liberazione nel “Trionfo della Morte”. Da questa riflessione nasce la canzone “Danza macabra” ispirata tra l’altro all’affresco di Palazzo Abatellis.
In un momento storico che sembra accorciare le distanze con la morte e al contempo ci priva della possibilità di vivere la ritualità necessaria e condivisa del lutto, il cantautore porterà una riflessione che possa essere momento collettivo per guardare in faccia la morte e tentare di accoglierne il legame indissolubile con la vita, anche attraverso la musica e la potenza espressiva dell’affresco che farà da sfondo alla performance e che racchiude una vera e propria "enciclopedia iconografica", un’allegoria medievale che ha dentro l’essenza del tutto: la vita e la morte, la bellezza, la vecchiaia, gli agi e la povertà, la tristezza, l’amarezza, lo stupore, lo sdegno, la cura, la compassione, l’amore e la speranza. La performance a Palazzo Abatellis una festa rituale per guardare insieme negli occhi la morte irriderla, affrontarne la paura e svelare la verità celata in essa e tornare così a celebrare la vita.
“Un gesto artistico, questo di Vinicio Capossela – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – che ci invita alla riflessione sul rapporto costante fra la morte e la vita, nella preparazione di una vera e compiuta rinascita. Una performance che abbiamo voluto confermare, pur in assenza di pubblico, quale testimonianza di vicinanza a tutti i lavoratori dello spettacolo, impossibilitati a lavorare per le restrizioni previste nell’ultimo Dpcm. Un’iniziativa, in tempi di incertezza come questi, che vuole essere un canto di libertà e un inno alla vita”.
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