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"Don Giovanni" al tempo del coronavirus, il successo dell'opera al "Massimo" di Palermo

Foto dalla pagina Facebook del Teatro Massimo

Grande successo per il "Don Giovanni" andato in scena al Teatro Massimo di Palermo, la prima opera lirica al tempo del coronavirus.

L'opera, il "Don Giovanni" di Mozart nella versione di Vienna, che si conclude con la morte del libertino, rientra nel Festival "Sotto una nuova luce".

Un Don Giovanni credibile, il basso Alessio Arduini, bello, seducente, giovane, bravo e utilizzato al meglio dal regista Marco Gandini e dai filmati di Virginio Levrio. Primi piani mozzafiato, che fanno percepire l'inquietudine del personaggio, la sua bramosia, il suo essere sempre sospeso tra la ricerca del piacere e la nuova conquista. Il cinema è venuto in aiuto dell'opera e ha reso tutto molto più semplice e convincente.

L'orchestra è in platea, i cantanti si muovono tra la platea, il palcoscenico, le pedane di proscenio, sempre molto distanti gli uni dagli altri, ma con una dinamicità che segue il ritmo mozartiano e con i protagonisti che esprimono il gioco della seduzione senza bisogno di toccarsi o stare vicini. Il pubblico, 200 spettatori circa, è distribuito nei palchi.

Omer Meir Wellber, questa volta non è sul podio, ma al clavicembalo, dirige l'orchestra e suona, dando vita ai recitativi più innovativi che si siano sentiti fino a ora, bravissimo, ha stabilito con l'orchestra un grado di complicità difficilmente raggiungibile e soprattutto con Daniela Pellegrino al cembalo.

In questa edizione il "Burlador de Siviglia" è un aristocratico a Venezia, e le immagini ci mostrano i campielli, quelle che i veneziani chiamano "le sconte", angoli nascosti della città dell'inquietudine. L'impianto visivo è di Virginio Levrio, con i portici e i campielli e la torbida laguna in cui si specchia il protagonista.

Ottima prova per Leporello, interpretato da Riccardo Fassi, ma tutto il cast è da applausi a scena aperta: Sarah Jane Brandon (Donna Anna), la meravigliosa Aga Mikolaj( Donna Elvira) e Laura Giordano che interpreta Zerlina. Don Ottavio è il tenore Benjamin Hulett e Masetto è Evan Hughes, il Commendatore è Adam Palka. Quando entra in scena il Commendatore tutto il teatro si tinge di rosso, le fiamme dell'inferno cominciano ad avvolgere il seduttore impenitente, un effetto laser di Filippo Scortichini. Si replica il 24 settembre alle 18,30 e il 26 alle ore 20,00.

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