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"In forma di Rosa", il Museo Riso di Palermo ricorda Rosa Balistreri

Il Museo Riso di Palermo ricorda Rosa Balistreri, "la voce dell'identità siciliana" con un doppio appuntamento in occasione del trentennale della sua morte.

Il 20 settembre del 1990 moriva Rosa Balistreri, cantatrice della Sicilia più profonda, quella della lotta e della sofferenza, della povertà e della voglia di riscatto di un popolo intero. La Sicilia, la sua terra, in passato è stata pressoché indifferente rispetto all'opera di Rosa Balistreri, se non in sporadiche e isolate iniziative.

L'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, guidato da Alberto Samonà, vuole oggi ricordarla a partire dalle ore 20 a Palermo, al Museo Riso, insieme a Luca Torregrossa, suo nipote diretto e figlio adottivo, con l'incontro intitolato "Rosa Balistreri voce dell'identità siciliana" e a seguire, alle 21:30, con lo spettacolo "In forma di Rosa" con Debora Troia, Domenico Ciaramitaro, la chitarra di Tobia Vaccaro e la voce fuori campo di Melino Imparato. Regia Matteo Bavera.

Un doppio appuntamento inserito nell'ambito della rassegna "Settembre al Riso", che dall'inizio del mese, tra musica e teatro, ha voluto porre al centro del dibattito culturale il tema dell'identità e della Sicilia, anche a partire da alcuni suoi figli, come Franco Scaldati e, appunto, Rosa Balistreri.

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