La fobia di volare e di prendere un aereo colpisce 6 persone su 10, secondo un sondaggio realizzato da Eurodap (Associazione europea disturbi attacchi di panico). Sarà proprio questo il tema principale del corso curato dall’ambulatorio per i disturbi psicosomatici dell’UOC di Psicologia dell’Asp di Palermo, dopo il progetto terminato nell'agosto del 2018. Il corso, intitolato "Paura di volare? No problem", infatti si pone come obiettivo quello di aiutare chi teme il viaggio in aereo. Il progetto riprende grazie ad un nuovo accordo di collaborazione della durata triennale tra Asp di Palermo, Comune di Palermo, ENAV (la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia), Gesap (società di gestione dell’Aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino) e la compagnia aerea DAT. “Dopo un colloquio psicologico clinico di valutazione e diagnosi, è previsto un pacchetto di prestazioni che si sviluppa in 10 incontri settimanali di terapia in gruppo sul modello cognitivo comportamentale – ha spiegato la psicoterapeuta dell’Asp di Palermo, Maria Teresa Triscari, responsabile scientifico del progetto – durante il ‘percorso’ è programmato, anche, un incontro con l’equipaggio della compagnia aerea DAT ed una visita guidata, coordinata dall’ENAV, alla torre di controllo dell’aeroporto di Palermo. Il personale della Società di Gestione Aeroportuale (Gesap) affiancherà, invece, l’equipaggio di volo nella simulazione di un decollo. Al personale non sanitario è demandato il compito di illustrare gli aspetti relativi al volo, le norme di sicurezza e di controllo. In nona seduta viene programmato il ‘battesimo dell’aria’ ovvero un volo gratuito con rientro in giornata su aeromobili della DAT, compagnia aerea partner del progetto”. “Rappresenta un esempio di buone pratiche-dichiara Maria Teresa Triscari, Psicologo Dirigente e Psicoterapeuta ASP di Palermo - nella pubblica amministrazione per la realizzazione di un intervento efficace per il trattamento per la fobia e l’ansia da volo. L’efficacia del trattamento è stata scientificamente dimostrata (98.7% di esito positivo al trattamento), un modello di trattamento ideato a Palermo dalla nostra ASP è tuttora unico. Il Progetto - continua la Triscari- ha un valore sociale in quanto consente ai siciliani affetti da tale patologia e limitati dalla distanza geografica, di affrontare e superare il problema e raggiungere mete lontane per motivi lavorativi, affettivi e perché no, anche ricreativi.”