Appuntamento domani dalle 14.30 alle 18.30 a palazzo Branciforte per la giornata di studio Tra le righe. Esercizi di libertà in carcere, sostenuta da Fondazione Sicilia, a cura di Acrobazie, Elisa Fulco e Antonio Leone. L'appuntamento, inserito nel progetto L’Arte della Libertà, in corso all’interno della Casa di Reclusione Calogero di Bona - Ucciardone di Palermo con l’artista Loredana Longo, vuole essere un'occasione di confronto tra esperienze accomunate dall’interpretare attivamente l’articolo 27 della Costituzione. Dare i numeri per fornire indicatori chiari dei benefici generati dall’investimento in cultura e raccontare le più significative case history che utilizzano i linguaggi artistici all’interno delle istituzioni penitenziarie, sono i temi centrali dell’incontro, che intende la riabilitazione come momento di formazione e di crescita dei detenuti, mantenendo aperto lo scambio tra il dentro e il fuori. Partendo dai risultati emersi dalla ricerca Creare valore con la cultura in carcere condotta dall'Università Bocconi ICRIOS, in collaborazione con il Provveditorato Amministrazione Penitenziaria della Lombardia che ha mappato le attività trattamentali negli istituti di pena milanesi di Bollate, Opera e San Vittore, si rifletterà sugli impatti generati dall’investimento in cultura come fattore di “sicurezza” e di recidiva. Si parlerà di unicità e di replicabilità dei modelli che funzionano e del ruolo della creatività nell’avviare percorsi duraturi di cambiamento, con la speciale testimonianza di Armando Punzo. Per l’occasione, il regista e drammaturgo, fondatore e direttore artistico della Compagnia della Fortezza di Volterra, racconterà la sua esperienza trentennale coincisa con la sua recente autobiografia, Un'idea più grande di me (Luca Sossella editore) e con l’avvio del progetto formativo nazionale di teatro in carcere Per Aspera ad Astra. Elisa Fulco e Antonio Leone, curatori del progetto L’Arte della Libertà, racconteranno insieme all’artista Loredana Longo e a Sergio Paderi, psichiatria dell’ASP, con la testimonianza dei detenuti, la metodologia adottata per generare condivisone tra il carcere e le istituzioni cittadine; Filippo Giordano, professore di Economia aziendale alla Lumsa di Roma e di Imprenditoria sociale alla Bocconi, presenterà i dati dell'investimento in cultura; Armando Punzo dialogherà con Daniela Mangiacavallo, regista teatrale all’interno del carcere Pagliarelli di Palermo, sul fare teatro nei luoghi di reclusione e sul perché il teatro renda liberi. Carlo Mazzerbo, direttore del carcere di Livorno e di Gorgona, si confronterà con Stefano Simonetta, docente di Storia della filosofia medievale presso la Statale di Milano e Referente di Ateneo per il sostegno allo studio universitario delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Partendo dalla domanda “Ne vale la pena? Raccogliere la chiave gettata via” rifletteranno sul modello Gorgona e sui trent’anni di battaglie per includere e formare i detenuti attraverso il lavoro, confrontandosi sul valore dell’insegnamento della filosofia nelle carceri milanesi. La giornata si aprirà con i saluti istituzionali di Raffale Bonsignore (Presidente Fondazione Sicilia), Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), Salvatore Di Vitale (Presidente Tribunale di Palermo), Luisa Leone (Magistrato Tribunale di Sorveglianza di Palermo), Giovanni Fiandaca (Garante detenuti Sicilia), Giovanna Re (Direttore Reggente Casa di Reclusione Calogero di Bona - Ucciardone), Antonella Purpura (Direttrice Galleria d’Arte Moderna), Daniela Faraoni (Direttore ASP Palermo) e Francesca Vazzana (Direttore Carcere Paglierelli Lo Russo di Palermo), le cui presenze sottolineano l’importanza di creare relazioni virtuose tra i diversi soggetti istituzionali e civili per aprire il carcere al territorio.