Settantuno tra artisti, designer e aziende coinvolte e circa 30 eventi tra mostre, installazioni, convegni e conferenze.
Si apre domani settima edizione di I-design, la rassegna ideata da Daniela Brignone e dedicata al design, quest’anno ancora più ricca di anteprime e di appuntamenti spalmati fino al 4 novembre, giorno di chiusura di Manifesta 12. Un programma inserito tra gli appuntamenti di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e i Manifesta 12 Collateral e con una partnership speciale con Matera Capitale Europea della Cultura 2019 attraverso l’Apt della Basilicata e la rassegna Fucina Madre.
Alle 18, l’inaugurazione delle mostre allestite a Santa Maria dello Spasimo, una delle cinque location di quest’anno e alle 21, da Cre.Zi.Plus ai Cantieri Culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4 a Palermo), una festa a ingresso libero dal titolo “Turn on revolution” (“Accendi la rivoluzione”), in omaggio al ’68 ed in sintonia col tema che quest’anno ispira l’intera rassegna: “Beyond borders. Utopias move people!”.
Nel campo artistico il ’68 generò una fase di ricerche, sperimentazioni e neoavanguardia. Sono gli anni dei Beatles, di Andy Warhol e di un design portatore di una ventata di novità, di colore e di anticonformismo. Una nuova libertà espressiva con scelte cromatiche dai colori vivaci e materiche per lo più indirizzate verso l’utilizzo massiccio della plastica, i disegni optical, i nuovi standard estetici, l’esaltazione della pubblicità e del consumismo. Sono gli anni anche del movimento giovanile degli hippie, diffuso dagli Stati Uniti in Europa generato dall’opposizione pacifista alla guerra in Vietnam e ai valori conservatori della società. In occasione della serata ai Cantieri culturali, I-design ripropone le musiche e i colori dell’epoca. Atmosfere che chi vorrà, potrà interpretare portando con sé un oggetto, un accessorio o vestendo un particolare capo di abbigliamento.
Tante le mostre e installazioni che prenderanno il via, invece, nel pomeriggio allo Spasimo. Dallo spazio di Fucina Madre, protagonista di Matera Capitale europea della cultura con 26 artigiani e designer locali, a Astro Mode, un progetto originale ideato dall’artista torinese Sergio Cascavilla che riporta al mondo dell’infanzia grazie ad un gioco di composizione di grandi dimensioni con i celebri “chiodini” prodotti dalla Fabbrica Quercetti & C. E ancora: l’installazione “(h)AL Extruding” dello Studio Squar-e (Francesco Briguglia, Giuseppe Di Prima) realizzata in collaborazione con Alu Systems che esalta la matericità e la duttilità dell’alluminio, la sua leggerezza e le sue capacità di trasformazione; l’installazione Fluctus di Giuseppe La Spada che utilizza vari materiali e linguaggi artistici per lanciare una denuncia contro l’inquinamento ambientale e i danni prodotti dalla plastica in mare.
Lo Spasimo diventerà così un teatro del design ma anche un luogo dove pensare a nuove utopie. “Oltre il viola” dell’artista rumena Raluca Andreea Hartea chiama ad interagire gli spettatori coinvolgendoli in un’esperienza sensoriale alla scoperta dei colori e di sé. “Vuoto a rendere” di Rosa Vetrano, è invece una installazione-denuncia contro la massificazione edilizia. Infine, un’installazione pensata proprio per lo Spasimo: “Ad Calvariam” dell’artista palermitano Dario Denso Andriolo. Una riflessione sul tema della croce, radicato nella cultura europea da secoli che si lega a doppio filo con il capolavoro di Raffaello, lo “Spasimo di Sicilia” (1517), oggi custodito al Prado di Madrid ma originariamente destinato alla chiesa palermitana.
Tutte le mostre organizzate al Complesso Monumentale dello Spasimo saranno visitabili fino al 4 novembre. Orari: mar-dom 9.30-18. Ingresso libero.
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