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Percorso Arabo-Normanno patrimonio Unesco, altri 5 siti "chiedono" il riconoscimento

Si celebra il terzo anniversario da quando il sito arabo-normanno di Palermo è stato riconosciuto come patrimonio Unesco. Oggi, si discute di nuovi ingressi. Per l'occasione, domani, arriverà in città Antonio Almagro Gorbera, colui il quale - appunto tre anni fa - certificò lo stato dei 9 monumenti.

Per Palermo, Monreale e Cefalù si tratta di una bellissima medaglia, ma mai come in questi giorni si discute dell’ampliamento del sito seriale.

Altri tredici siti, infatti, premono per entrare: alcuni in buone condizioni, altri invece hanno appena iniziato il percorso di valorizzazione.

Domani dunque a palazzo Reale si discuterà di questo ampliamento nell'ambito di un incontro fra i membri del Comitato di Pilotaggio.

Appuntamento dunque alle 17.30 presso l'aula Piersanti Mattarella dove si riuniranno storici, esperti e le istituzioni a capo dei diversi enti che gestiscono i monumenti del sito seriale.

Alle 19.30, poi, si terrà la cerimonia di consegna dei diplomi rilasciati da Unesco ai rappresentanti dei siti.

A fine cerimonia, spazio alle mostre in corso a Palazzo dei Normanni, “La pittura fiamminga” e “Il castello a mare”.

Oggi fanno parte dell'Unesco: Palazzo Reale e Cappella Palatina; San Giovanni degli Eremiti; Santa Maria dell’ammiraglio; San Cataldo; la Cattedrale; Palazzo della Zisa; Ponte dell’Ammiraglio; Cattedrale e chiostro di Cefalù; Cattedrale e chiostro di Monreale.

Altri 13 tre anni fa non furono giudicati idonei. Cinque di questi oggi chiedono di "entrare". Primo fra tutti il Castello a Mare.

Seguono il Palazzo di Maredolce, la chiesa di Santa Maria Maddalena, la Cuba, infine, la chiesa della Magione.

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