PALERMO. Riaffiora dall’incuria «L’Assunzione della Vergine». L’affresco seicentesco dipinto sul muro del portico della Matrice Vecchia, di piazza Margherita, cioè nel cuore del centro storico di Castelbuono.
Il restauro dell’opera è stato fortemente voluto e finanziato dall’azienda dolciaria Fiasconaro, una scelta – quella dei fratelli Martino, Fausto e Nicola Fiasconaro – che ha consentito di intervenire in tempo prima che l’affresco si deteriorasse definitivamente. Quindi, dopo quattro mesi di lavori curati dalla Poliarte Centro Restauri, ieri pomeriggio l’affresco restaurato è stato presentato al pubblico alla presenza di esponenti delle istituzioni e della curia, quali l’assessore di Palermo, Emilio Arcuri, lo storico dell’arte Gaetano Bongiovanni, il professore emerito di radiologia Adelfio Elio Cardinale, il direttore del Giornale di Sicilia Antonio Ardizzone, il vice direttore Marco Romano, il cardinale Paolo Romeo e l’arcivescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero.
L’affresco, situato all’interno del portico colonnato, rappresenta l’assunzione in cielo della Vergine, coerentemente con l’intitolazione della chiesa, che in principio venne chiamata appunto Maria Santissima Assunta. Nel dipinto murale infatti è possibile individuare il gruppo dei dodici apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine, il cui corpo nel tempo si è deteriorato, tanto che sono visibili solamente le gambe coperte da un velo azzurro.
La storiografia locale ha sempre dato grande importanza all’opera «d’ignoto quanto maestro del pennello – scrive lo storico Antonio Mogavero Fina –, vigoroso, espressivo, che potrebbe chiamare in causa la scuola del rinomato monrealese Pietro Novelli». Un dipinto, quindi, che andava valorizzato e invece versava in gravissime condizioni. Molte parti sono del tutto scomparse e l’ultimo intervento di restauro, risalente agli anni Settanta, impediva la corretta lettura dell’opera, nascondendo alla vista elementi figurativi molto significativi.
Da qui la decisione dei fratelli Fiasconaro di finanziarne il restauro. In realtà la conservazione e valorizzazione dei beni culturali di Castelbuono è un obiettivo che l’azienda dolciaria aveva già sposato finanziando il portale gotico della Cappella Palatina all’interno del Castello dei Ventimiglia. «Le operazioni di restauro – affermano Michele e Angela Sottile del Poliarte – sono state mirate in primis al consolidamento degli intonaci a rischio caduta. Grazie all’utilizzo di tecniche e materiali professionali è stato possibile ridare coesione e stabilità all’affresco. Inoltre, con grande sorpresa, l’intervento di pulitura ha portato alla luce elementi e figure prima illeggibili, come alcuni apostoli, putti e una figura con il manto rosso, probabilmente Gesù, di cui si intravede il piede, accanto alla Vergine. Il restauro ha riconsegnato, così, un bene artistico alla comunità che, per le condizioni critiche in cui l’opera versava, rischiava di scomparire».
Questo, secondo quanto sostiene Nicola Fiasconaro, potrebbe essere l’inizio di una serie di interventi volti a recuperare le opere d’arte di Castelbuono. «Siamo stati sempre sensibili al recupero dei beni storico-artistici – dichiara il o maestro pasticciere – come nel caso del portale gotico della Cappella Palatina. Il recupero di quest’ultima opera, L’Assunzione della Vergine, è un cadeau che abbiamo voluto donare al nostro paese affinché rimanga viva nel tempo la bellezza delle nostre radici. E questo è un filone che i fratelli Fiasconaro vogliono continuare a perseguire»
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