PALERMO. Dall'orto didattico alle attività culturali, le letture, la musica, gli spettacoli, fino ai laboratori portati avanti da giovani studenti, il progetto "Memorie Sceniche", che ha fatto rinascere il giardino di Villa di Napoli, volge al termine. Ma c'è ancora spazio per scrivere un altro capitolo insieme alla Soprintendenza ai Beni Culturali. E così quello tra le associazioni, che in tre anni si sono occupati della gestione dello storico spazio verde e lo stesso giardino potrebbe essere un arrivederci e non un addio. Sabato alle 10 a Palazzo Ajutamicristo, in via Garibaldi a Palermo, si terrà una conferenza stampa che chiude un importante progetto di riqualificazione di un bene lasciato per anni in mano all'incuria. Durante la conferenza verranno anche annunciati i provvedimenti che la Soprintendenza prenderà per il futuro del giardino che si trova in via Speciale. Interverranno Tommaso La Mantia del dipartimento Agraria dell'Università degli Studi Palermo, Giovanni La Mantia docente formatore e la soprintendente ai Beni culturali, Lina Bellanca. "Memorie Sceniche" ha regalato un'altra possibilità a un bene da troppi anni "messo in ginocchio" dall'abbandono e dal degrado. Il progetto si è occupato soprattutto del recupero del giardino di Villa di Napoli, ma si è anche ampliato inserendo la valorizzazione del Castello di Maredolce. A occuparsi del piano sono state le associazioni, C.e.ri.s.m., People Help the People ed E.D.F Kronos Onlus in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo e la Soprintendenza ai Beni Culturali. Il progetto “Memorie Sceniche” è stato cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale a valere sulla misura “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”. Un piano che aveva l'obiettivo di recuperare spazi pubblici non fruibili con la volontà di generare aree di aggregazione, di formazione, di informazione e di cultura.