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Così l'Olivella di Palermo si riscatta dal degrado

Foto d’epoca del pino secolare del Giardino all’Olivella

PALERMO. Si ispira al “Santo della gioia”, San Filippo Neri, la cui festa ricade il prossimo 26 maggio, un programma per riscattare il rione Olivella di Palermo da mafia e degrado e per recuperare l’omonimo giardino storico distrutto nel 1906 dalla cementificazione e dal prolungamento di via Roma.

La Chiesa di Sant’Ignazio martire all’Olivella, importante centro di spiritualità, e la Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Palermo, rette dai Padri Filippini, quest’anno celebrano la festa di San Filippo Neri, compatrono del capoluogo e patrono universale dei giovani e degli educatori, con tante iniziative che coinvolgeranno i giovani e varie parrocchie della città.

Fra queste, domani sera alle 21, per la prima volta sarà celebrata a Palazzo delle Aquile - alla presenza del sindaco, del presidente del Consiglio comunale, di magistrati e varie autorità - una messa, officiata da padre Giuseppe Schiera, in ricordo di Giovanni Falcone e di tutte le vittime di mafia, i cui nomi saranno letti da alcuni dei giovani che l’indomani si uniranno ai tanti che raggiungeranno Palermo da tutta Italia per le commemorazioni antimafia. Canterà il coro della polizia municipale. E’ stata invitata anche la Fondazione Falcone.

Il programma culminerà venerdì 26: dalle 9,30 alle 11,30, in piazza Olivella, alcune classi elementari degli istituti comprensivi Colozza e Bonfiglio e del Collegio di Maria al Capo parteciperanno alla “Festa della Gioia” con giochi e animazione, organizzata in collaborazione con la Protezione civile, con il parco giochi “Boom Zone” di viale Strasburgo e con i volontari: tutti offriranno giostre e merende.

Sempre il 26, alle 18,30, nella Chiesa dell’Olivella, solenne concelebrazione eucaristica presieduta da padre Adriano Castagna, preposto dell’Oratorio di Palermo.

Al termine della messa, i vigili del fuoco, a bordo di un’autogru, deporranno l’omaggio floreale della città sul prospetto della chiesa seicentesca.

A seguire, alle spalle della chiesa, in via Roma, sarà piantato, in un’aiuola realizzata dagli operai del Comune, un pino che simbolicamente prenderà il posto dell’enorme pino secolare che sormontava il “Giardino storico all’Olivella” prima di essere abbattuto nel 1906 a causa della cementificazione e dei lavori che sventrarono quella parte del centro storico per il prolungamento della via Roma.

In questa occasione i Padri Filippini lanceranno il progetto, d’intesa col Comune, di ricostruire gradualmente il “Giardino storico all’Olivella”, partendo dall’intestazione di ogni albero della via Roma ad un santo, con tanto di targhe.

“Crediamo – spiega padre Castagna – che la ricostruzione del ‘Giardino storico’ segni una nuova tappa dell’impegno dei nostri giovani dell’Oratorio di San Filippo Neri per il recupero e il riscatto del rione dell’Olivella, il cui degrado economico e sociale coincise temporalmente con la distruzione di quel Giardino. Pensiamo che ciò aiuterà a portare all’attenzione della città il messaggio di amore, gioia e speranza di San Filippo Neri, con l’auspicio che le istituzioni progettino, sull’entusiasmo dei nostri giovani, un programma sociale che riporti lavoro, benessere e civiltà dove oggi dominano povertà, disagio, condizioni di vita sotto il limite della dignità, solitudine, criminalità e droga”.

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