PALERMO. Pennellate di luce su Brancaccio: un concorso di video mapping per accendere i riflettori sul patrimonio arabo-normanno in un quartiere difficile, che sta scommettendo sulla sua rinascita.
Si chiama «Light in Brancaccio» il progetto lanciato dall’Associazione Baccanica, insieme al Centro di Accoglienza Padre Nostro, al Circolo ACLI "Padre Pino Puglisi" e Seven Comunication per selezionare venti videomaker sotto i 35 anni, che il 9 settembre "ridipingeranno" con luci e colori i monumenti simbolo del quartiere.
Il Castello di Maredolce, il Ponte dell’Ammiraglio, la chiesa di San Gaetano e il Mulino di San Filippo si trasformeranno in gigantesche pareti sulle quali proiettare le installazioni, vere e proprie full immersion sensoriali. Una maniera di raccontare fuori dagli schemi e in chiave artistica un quartiere che ha una ricchezza architettonica poco conosciuta, ma che di recente ha ottenuto il «sigillo» dell’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Lo start al progetto è iniziato dalla mezzanotte dell’uno maggio quando sul sito www.lib2017.it è stato pubblicato il bando per selezionare i venti artisti. L’invito è rivolto a videomaker sotto i 35 anni che abbiano voglia di immaginare come valorizzare i monumenti arabo-normanni, facendo convivere la tecnologia più avanzata e la tradizione architettonica del passato.
C'è tempo fino al 6 giugno per presentare i progetti di video mapping, che saranno valutati da una commissione di esperti, che vede coinvolti anche dodici laureandi della Facoltà di Architettura di Palermo, per creare sinergie e scambi culturali tra giovani. A settembre i progetti selezionati saranno «installati» sui monumenti e votati attraverso una web app a disposizione del pubblico, che sceglierà Le quattro performance vincitrici.
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