Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

Chiudono gli storici, i nuovi stentano ad aprire: a Palermo restano 15 cinema

PALERMO. Sono appena quindici i cinema a Palermo per un totale di quasi novemila posti che, al completo, potrebbero ospitare solo l'uno percento della popolazione del capoluogo. Da conteggiare ancora le poltrone del cinema a luci rosse Orfeo della via Maqueda, il De Seta di proprietà comunale ai Cantieri Culturali alla Zisa, i cineclub dei centri culturali francese, tedesco e spagnolo, i cineteatri religiosi come il Don Bosco e il Savio e alcuni sale d'eccellenza come il Deadalum e Cinematocasa, l'unica sala della Sicilia occidentale aderente all'Unione Italiana Circoli del Cinema con appena quaranta posti a sedere. La sala più capiente, invece, è quella del Golden di via Terrasanta, con 1032 poltrone. Ecco l'elenco di tutti i cinema con i relativi posti. Al Politeama la sala Abc ospita 280 posti e la sala Imperia 700; l'Ariston 580, l'Arlecchino con due sale da 700 e 150; l'Aurora con tre sale da 400, 101 e 160; il Colosseum 192; il Gaudium 416 e 120; il Golden 1032; l'Igea Lido 350; il King 902; il Lux 466; il Marconi 400 e 180; il Metropolitan 130, 150, 120, 300 e 170; il Multiplex Planet La Torre 161, 202, 236, 192, 150 e 93; il Rouge et Noir 540 e 120; l'Uci Cinema 378, tre sale da 152 e tre da 146. Un processo lento, negli ultimi anni, ha portato poi alla chiusura di alcuni cinema storici: dall'Adams di piazza Turba, al Finocchiaro di via Roma e il Jolly di via Costa, entrambi prestati al teatro e al cabaret, dal Royal di via Luigi Manfredi all'Astoria di via Generale Magliocco e al Ciak di via Calvi, oggi discoteca per i giovani. Ancora tutto fermo, intanto per l'annunciata apertura della sede palermitana di The Space Cinema con undici sale e due ristoranti al posto dell'ex stabilimento della Coca Cola a Tommaso Natale. Riaprirà, invece, il cinema Tiffany di Viale Piemonte che diventerà multisala. Saranno create quattro sale per un totale di 530 posti. I locali sono stati acquistati dai fratelli Di Patti, che gestiscono il Metropolitan di viale Strasburgo.

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