PALERMO. Entro la fine del mese la Camera delle Meraviglie sarà aperta al pubblico. Ad annunciarlo sono i proprietari della stanza con decori arabi che si trova all’interno del loro appartamento in via Porta di Castro. “Da tempo – sottolineano i proprietari Valeria Giarrusso e Giuseppe Cadili - riceviamo numerose richieste per poter visitare la stanza blu e così abbiamo deciso di aprirla per condividere la scoperta con quanti apprezzano questa “tessera”, come spesso dice il sindaco Orlando, del “mosaico” Palermo. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli per quanto riguarda gli orari delle visite, dopodiché spalancheremo le porte della nostra casa. Entro la fine di questo mese saremo operativi”. Il biglietto di ingresso consentirà non solo di ammirare la Camera delle Meraviglie ma anche i saloni con i pavimenti in maiolica e le volte arricchite da raffinate decorazioni liberty. Per il secondo anno consecutivo, i padroni di casa, su richiesta degli organizzatori, hanno aderito il mese scorso a “Le Vie dei Tesori” ed è stato un altro successo per questa stanza che è unica al mondo, come hanno detto gli studiosi dell’università di Bonn che hanno decifrato le scritte che campeggiano sulle pareti e le lucerne che adornano il perimetro della volta e le porte. Le visite erano consentite solo il sabato mattina, a partire dalle 9 alle 13, ma già alle 8 dietro il portone del palazzo c’era la coda. La via Porta di Castro in quei cinque sabati di ottobre era un fiume di persone. Molti hanno dovuto rinunciare alla visita per il notevole afflusso. E proprio in occasione dell’apertura al pubblico, sarà realizzato un evento di concerto con la Commissione Cultura della Prima circoscrizione, presieduta da Giovanni Apprendi. “La Camera delle Meraviglie, grazie ai padroni di casa, – dice il presidente Apprendi – ormai è una realtà a livello internazionale. Una grande scoperta per la nostra città. E la loro decisione di aprirla alle visite è un fatto positivo e importante perché consentirà a chiunque di poterne ammirare il suo fascino”.