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Riapre a Palermo il Villino Florio, gioiello Liberty

Conclusi lavori di restauro dell'edificio progettato da Basile

PALERMO. Conclusi i lavori di restauro, svolti in varie fasi, il villino Florio viene domani aperto al pubblico.  Torna così a essere fruibile, dopo una chiusura prolungata per restauri architettonici e decorativi, il gioiello liberty realizzato su progetto di Ernesto Basile tra il 1899 e il 1902. Si tratta di uno dei capolavori dell'Art Nouveau in Europa, sopravvissuto a un devastante incendio nel 1962.

Ora sono stati conclusi anche i lavori di sistemazione del giardino che ha cambiato volto - e per questo sono sorte polemiche alla vigilia dell'apertura - in base a un progetto di Marilù Miranda, dirigente dell'assessorato regionale Beni culturali e identità siciliana. L'intervento, costato circa 129 mila euro, ha applicato una metodologia «filologica». Si è cercato, in sostanza, di riadottare la scelta dei materiali e la tipologia di lavorazione seguite da Basile e dai suoi collaboratori.

L'abbattimento di alcuni alberi (uno di grosso fusto) ha scatenato molte critiche a cui ha risposto la stessa Miranda. La progettista ha precisato che con il censimento delle specie presenti nel giardino sono state individuate le piante  originarie, che sono state  mantenute. Sono state invece eliminate le altre e soprattutto quelle infestanti.

La destinazione del villino Florio non è stata ancora decisa: potrebbe diventare museo oppure sede di una istituzione culturale. Intanto sarà aperto al pubblico da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e con gli stessi orari la prima domenica di ogni mese.

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