PALERMO. Dopo il malore, Fiorello tranquillizza tutti: stasera e domani lo show si farà. Lo showman siciliano aveva dato forfait ieri sera, annullando lo spettacolo "L'ora del Rosario" previsto al teatro Politeama di Palermo a causa di un malore. Probabilmente "un virus intestinale", ha spiegato lo stesso Fiorello in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook. Per lo spettacolo di ieri sera, Fiorello ha precisato che "la data si recupererà. Per chi vuole i soldi saranno rimborsati". Il mattatore della tv risponde anche ad una polemica nata attorno al suo problema di salute. "Volevo rispondere a tutti quelli che pensano che il mio malore sia stato causato da una abbuffata palermitana - ha scritto sui social -. Non è così. Chi mi conosce sa che ormai da tempo seguo una sana alimentazione. Molto di più proprio quando sono in tour. Qualcuno ha scritto che non avrei rispettato il pubblico, fregandomene e mangiando questo mondo e quell'altro. Probabilmente ho contratto un virus intestinale (si prende anche a digiuno) visti i tempi forse in aereo. Questo per la precisione, - ha continuato - così evitate di pensare e scrivere cose senza sapere nulla". Qualcuno aveva chiesto di recuperare la data del 13 il 16 dicembre, ma Fiorello ha anche spiegato che "avendo un spettacolo per l'Airc il 17 a Roma, il 15 - dopo lo show a Palermo - partono i camion e il 16 si monta. Spero di essere stato chiaro - ha concluso - e ancora una volta scusate, ma ripeto: 'Le cose accadono'". Introdotto da un sottofondo di musica ecclesiale che precede l'apertura del sipario, 'L'Ora del Rosario'è lo spettacolo che segna il ritorno in teatro del mattatore. Parlando di sé, Fiorello balla e canta la sua vita da showman nella sigla autoironica che lancia oltre due ore ininterrotte di monologhi, canzoni, gag, duetti d'eccezione e sorprese per il pubblico in platea, che diventa parte dello spettacolo e delle sue improvvisazioni. Con la leggerezza che lo contraddistingue, racconta vizi e virtù del nostro tempo e prende di mira, ad esempio, i social (di cui lui stesso è 'addicted') e l'abitudine di commemorare il caro estinto con frasi retoriche. Scherza anche sul suo testamento e sulla morte, esorcizzando con ironia il trapasso con una puntata molto speciale di 'Porta a Porta'. Accompagnato sul palco dalla band capitanata dal maestro e tastierista Enrico Cremonesi e composta da Carmelo Isgrò al basso, Rino Di Pace alla batteria e Antonello Corraduzza alle chitarre, Fiorello gioca tra pop e swing con cover e mash-up di canzoni, inventando incontri musicali inediti come quello, esilarante, tra Orietta Berti e Vasco Rossi. Sfoderando le sue qualità canore e il talento innato per le imitazioni, delizia il pubblico con cenni inconfondibili di Zucchero, Ramazzotti, Venditti, Mengoni, Ferro, Negramaro... Ce n'è anche per l'amico di sempre Lorenzo Jovanotti e per la sua 'zeppola'. I Gemelli di Guidonia (Pacifico, Eduardo e Gino Acciarino) cantano a cappella i loro particolarissimi medley a tema. Poi una parentesi di tango porta in scena un bel pezzo inedito scritto e pensato da Cremonesi per Adriano Celentano e rimasto in un cassetto. Lo showman veste i panni del prete, poi quelli del crooner, dell'uomo qualunque alle prese con dentista, moglie, figlia e una mamma anziana ma tecnologica. Si trasforma in Romeo innamorato (ma non troppo) della sua Giulietta (in una parentesi dedicata a 'Shakespeare era siciliano?' con introduzione di Roberto Giacobbo da 'Voyager') per poi riprendere i toni ecclesiali in un'altalena continua tra sacro (seppure a modo suo) e profano. Autori dello show, insieme a Fiorello, sono Francesco Bozzi, Claudio Fois, Piero Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia. Ma autori, seppure inconsapevoli, di spunti comici sono anche le persone comuni incontrate per le strade e nei bar delle città che ospitano di volta in volta lo spettacolo. A loro è dedicato un breve film sui titoli di coda, da incorniciare.