PALERMO. Considerato uno dei teatri più grandi d'Europa, il teatro Massimo ancora oggi affascina non solo per la sua imponente struttura ma per la sua storia... tormentata. Dalla leggenda dei 23 anni, al fantasma della suora. Inaugurato l’11 maggio del 1897, quella sera andò in scena il “Falstaff”, di Giuseppe Verdi. Ad assistere i ceti più alti di Palermo. Una serata raccontata come una delle più belle di sempre. Eppure arrivare aprire i battenti di questo teatro fu tutt'altro che semplice, specie per il suo progettista Giovan Battista Filippo Basile il quale morì senza poter vedere finita l’opera. Ci pensò il figlio Ernesto a completare l'opera. Ci vollero più di 20 anni perchè l'idea di costruire un teatro d'opera a Palermo prendesse forma. Fu pensato come un tempio della cultura laica, e sede lussuosa dello spettacolo di massa, ancor prima dell'avvento dei cinema e degli stadi. Ad aiutare Basile nella decorazione della struttura arrivarono i più famosi artisti e i migliori artigiani cittadini. Di forte impatto, i due leoni ai lati della scalinata, allegorie della “Tragedia” di Benedetto Civiletti e della “Lirica” di Mario Rutelli. Il cuore del teatro è il suo palco, decorato da De Maria-Bergler e definito da quattro colonne lignee che ne articolano lo spazio. Ultimamente, si è tentato di rivalutare le proporzioni del teatro paragonandolo alla struttura delle piramidi o delle grandi cattedrali gotiche. Ad accompagnare la storia del Massimo e della sua genesi, anche diverse leggende. Molti potrebbero giurare di aver visto un fantasma all'interno del teatro. Una piccola suora - si racconta - la cui tomba è stata violata durante i lavori di costruzione. Si dice che si aggiri per le grandi sale del teatro. Chiuso a pochi anni dall'inaugurazione, si dice che ciò avvenne per maledizione della suora. La famiglia Florio tentò il rilancio ma fallì. Nel 1974, furono avviate delle opere di restauro e di adeguamento. Per 23 anni però il teatro fu negato alla città. Solo nel 1997, il Massimo ha riaperto con un programma che ha visto impegnati nella prima parte i complessi artistici del teatro diretti da Franco Mannino e, nella seconda parte, la Berliner Philharmonisches Orchester, diretta da Claudio Abbado. Nonostante ciò, la leggenda della suora tornò presto a galla. Si racconta che questa suora apparve ad una cantante con poteri di medium. Cercando di opporsi a lei, però, perse la voce. Quella sera infatti non potè cantare: si sentiva le corde vocali serrate. E proprio per le maledizioni di questo fantasma si dice che il teatro fu costruito in 23 anni, e che per altrettanti anni rimase poi chiuso in stato di abbandono.