PALERMO. Numerosi sepolcri monumentali di età romana sono stati messi in luce a Termini Imerese dalla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo durante alcuni saggi preventivi effettuati tra il giugno e il luglio scorso nell'area esterna al cimitero, nell'ambito dei lavori di ampliamento della struttura. I ritrovamenti, in tutta la fascia a est e a nord del camposanto, hanno confermato l'importanza e l'estensione della necropoli della colonia augustea di Thermae. La necropoli è caratterizzata dalla presenza di tombe di diverse tipologie, anche di aspetto monumentale, come testimonia l'esistenza del grande edificio funerario rappresentato da Jean Houel in uno dei suoi acquerelli oggi conservato al Museo dell'Ermitage; questo sepolcro ricade proprio nell'area dov'è previsto l'ampliamento del cimitero. Tra le scoperte anche quella di una chiesa di età bizantina, (VI-IX sec. d.C.), della quale è stata portata alla luce finora solamente una parte, che per dimensioni e planimetria costituisce una testimonianza straordinaria per tutta la Sicilia e ribadisce l'importanza della città di Termini in età romana e in periodo alto-medievale. Per gli archeologi i nuovi dati offrono certamente un nuovo, importante tassello alla conoscenza delle dinamiche del popolamento della Sicilia Occidentale, dove il florido insediamento costiero di Termini Imerese aveva certamente un ruolo privilegiato. I saggi preventivi sono stati effettuati dagli archeologi Stefano Vassallo e Monica Chiovaro, con la collaborazione della dott.ssa M. Teresa Rondinella e della ditta Service Termini Imerese Srl, incaricata della messa in opera del nuovo progetto.