Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

"La differenza", storie di mafia sul palco a Palermo

L'attore Ivano Falco

PALERMO. Debutta stasera alle 21 nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, "La differenza", adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Giacomo Cacciatore (edizioni Meridiano Zero), che ne firma anche la regia. In scena Ivano Falco (nel ruolo di Mario Ombra) e Massimo De Trovato (nel ruolo di Cosimo Castrone). Scene, costumi e disegno luci sono di Alessandro Savona. Replica domani alle 21. Prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, "La differenza" è la storia di Mario Ombra, poliziotto della Catturandi di Palermo che un giorno, per caso, in una farmacia incontra il latitante cui sta dando la caccia da vent’anni. L’anziano boss Cosimo Castrone è incautamente uscito allo scoperto, il poliziotto lo riconosce, nonostante nessuno lo abbia più visto da moltissimo tempo, e lo blocca. Ma invece di condurlo in Questura, come la procedura imporrebbe, lo porta a casa sua. Mario è deciso a “studiare” da vicino l’uomo che lo ha ossessionato per così tanto tempo, a capire chi sia, di che “pasta” sia fatto e quale sia la differenza tra un uomo delle istituzioni, che combatte da sempre per la legalità, e un capomafia che ha passato una vita a uccidere e a nascondersi in anfratti sotterranei e cascine abbandonate. Il confronto sarà durissimo, inesorabile, ma pieno di sfumature: odio, rabbia, pietà per la condizione della vecchiaia, che appare quasi come un rapporto tra un vecchio padre pieno di acciacchi e un figlio che esplode di energia. E poi livore, sarcasmo, percosse, vendetta… La moglie di Mario Ombra ha perso un bambino, morto al settimo mese di gravidanza, a causa delle minacce subite da parte della mafia, un dramma che ha allontanato la donna dal marito, mentre l’anziano boss, separato dalla propria famiglia a causa della lunga latitanza, apprenderà da Ombra che la propria consorte lo ha tradito: la massima onta per un “uomo d’onore”. Uno spietato faccia a faccia, che quasi annulla ogni differenza tra i due, una resa dei conti spietata per entrambi, che culminerà in un finale esplosivo. Giacomo Cacciatore, scrittore e giornalista, è nato in Calabria nel 1967, ma vive da sempre a Palermo. Ha collaborato per anni come narratore e corsivista con “la Repubblica”, “I Love Sicilia” “Livesicilia.it” e “L’Ora quotidiano”. I suoi racconti sono stati pubblicati in due raccolte e in alcune antologie, tra le quali Portes d'Italie (Fleuve Noir, 2001, insieme ad Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Santo Piazzese e altri importanti autori), 14 colpi al cuore, Anime nere reloaded e Bad Prisma (Mondadori, 2002, 2008 e 2009), Duri a morire e Bersagli innocenti (Dario Flaccovio, 2003 e 2009) e Fotofinish (Ed. Ambiente, 2007, poi riedito da Einaudi, 2011). Dal suo racconto Si chiama Passione, contenuto nell’antologia Fotofinish, è stato tratto un film sceneggiato da Vittorio Moroni. Con il monumentale saggio Il terrorista dei generi - Tutto il cinema di Lucio Fulci, scritto insieme a Paolo Albiero, ha vinto il Premio Efebo d’Oro speciale 2005 per il miglior libro di cinema (una nuova edizione è in uscita quest’anno per Leima). Cacciatore ha pubblicato i romanzi L’uomo di spalle (Dario Flaccovio, 2005), Figlio di vetro (Einaudi, 2007), La differenza (Meridiano Zero, 2014). I primi due sono stati tradotti in Francia, Spagna e Germania. A giugno 2015 è in uscita il suo nuovo romanzo, Se tornasse Natale, per Baldini & Castoldi. Cacciatore è anche regista e coautore del documentario Il mago dei soldi, edito da Novantacento.

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