Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Ritorno al cinema per lo storico Golden, venerdì primo film

PALERMO. Se il colossal di Ridley Scott, «Exodus», troverà le sale chiuse nel mondo arabo, per alcune inesattezze bibliche che conterrebbe, a Palermo avrà aperte, anzi ri-aperte, le porte del cinema-teatro Golden, 1032 posti, chiuso al cinema dal maggio 2013: venerdì, alle 16.30, il primo spettacolo. Il cine-teatro Golden, inaugurato nel 1957, ha rappresentato una delle sale più innovative in Italia dal punto di vista tecnologico con il suo impianto stereofonico, il maxi schermo da 26 metri: il Golden, infatti, è stato il primo cinema a usare il formato cinerama, con la proiezione de «La conquista del west» di John Ford nel 1962. Ha ospitato celebrità dell'avanspettacolo, è diventato un punto di riferimento per la cultura musicale: sul suo palco si sono esibiti anche Mina e Celentano. L'ultimo periodo della sala di via Terrasanta è stato altalenante: infatti dopo i sette anni di gestione affidata ad Andrea Peria, conclusi nel 2011, con film e concerti sold out e per tutti i gusti - dai Negramaro a Merola - il Golden e il Jolly sono stati affidati ad Alessio Mangano, figlio di Mario, uno dei quattro fratelli Mangano che per anni si sono «divisi» il Golden, l'Astoria (Giulio), il Fiamma (Mariny), e il superstite King (Susanna). Alessio, strada facendo, perde il Jolly, trasformato in teatro da Gianni Nanfa, mantiene il Golden, fin quando non decide di farsi da parte e di passare la mano ai fratelli Fontana che puntano tutto sul teatro. Attualmente è «Quintarte» di Massimo Sigillò Massara, ad occuparsene. E adesso la svolta, quella di ritornare anche cinema. La sfida l'ha raccolta Eugenio Siviglia, che gestisce anche la Multisala Politeama. Mario Mangano è di pochissime parole: «Sì, ritorniamo al cinema, parli con Siviglia». Siviglia: «Ancora non so dirle il nome della nuova società, sentiamoci domani». Gli strappi al massimo che «la sala sarà dotata di un videoproiettore digitale di ultima generazione, e non sarà affatto complicato convivere con il teatro. Gestiremo la più ampia struttura di Palermo». LA VERSIONE INTEGRALE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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