Palermo

Sabato 27 Aprile 2024

Sicilia, un luogo dello spirito tra padre e figlia

PALERMO. Gira che ti rigira Sebastiano Somma si ritrova in Sicilia. Prendete questo weekend: oggi sarà ad Alcamo (Centro Congressi Marconi, ore 18), domani a Palermo al Rouge et noir (11.30) a presentare il corto, Contenere l'infinito del regista Alessandro Ferrara, tratto dall'omonimo racconto della scrittrice Maria Sandias e selezionato dalla Sicilia Film Commission. Con un cast tecnico/artistico prevalentemente siciliano, è stato girato in Sicilia, tra Alcamo, Segesta, Partinico e Trabia, ed è interpretato, oltre che da Somma, anche da Sabrina Petyx, Giuseppe Cutino e, per la prima volta sullo schermo, la piccola Maria Vittoria Donà Dalle Rose. Insieme, un regista siciliano, Ferrara, e un attore campano, Somma. Che dice: «Avevo già lavorato con Alessandro che mi era stato accanto nell'esperienza registica sui bambini vittime della guerra nella ex Jugoslavia. Poi ci siamo scambiati i ruoli ed è stato lui a dirigere me in questo piccolo film molto poetico». Un lavoro dove la memoria fa da filo conduttore: «Io interpreto un padre che prima spinge la figlia a lasciare la Sicilia, poi i due si ritrovano quando lei decide di rientrare. Il legame riaffiora, c'è la voglia di riallacciare un discorso comune anche attraverso luoghi dell'infanzia. Profondamente spirituali». Tra quegli spazi eletti mette al primo posto Segesta: «Tra tempio e teatro è un'immersione nell'infinito, dove spazio e tempo si confondono». Dalla collina sacra al mare: «Una delle mie due scene, quella con mia figlia, si svolge in spiaggia, a Castellammare, poi ci sono gli angoli di Alcamo». Ed ecco il Somma «godereccio»: «Qui ci sono il vino buono e i cannoli: conosco bene la zona perché ho fatto il militare a Trapani, ma allora per me Alcamo era soprattutto “Alcamo diramazione”, come leggevo alla stazione». ALTRE NOTIZIE A PAGINA 43 DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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