PALERMO. Due giornate dedicata al partigiano bagherese Gianni Mineo, eroe che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa, quartiere di Arezzo: ne sarebbero morti senza il suo intervento almeno 200. Venerd' 28 alle 10 a Palazzo Cutò, in via Consolare, 105 a Bagheria è in programma una perfomance narrativa degli alunni della Scuola Media Ciro Scianna di Bagheria sugli episodi di Gianni Mineo e Rosario Montedoro “Partigiani di Bagheria” a cura di Clementina Castrone. Alle 17,30 all'Istituto Gramsci Siciliano, via Paolo Gili, 4 Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo, tavola rotonda su "Il caso Gianni Mineo , Rosario Montedoro e il contributo dei siciliani alla lotta di Liberazione (1943-45)", parteciperanno con Salvatore Nicosia, presidente Istituto Gramsci Siciliano, Tommaso Baris, ricercatore universitario, Matteo Di Figlia, ricercatore universitario, Santino Gallorini, autore del libro: “Vite in cambio”, Giuseppe Carlo Marino, docente universitario, Paolo Papotti, responsabile formazione ANPI nazionale, Ottavio Terranova, presidente ANPI Sicilia, Carmela Zangara, autrice del libro: “Per liberar l’Italia, i siciliani nella resistenza (1943-45)”. Sabato 29 alle 10 nell'Aula Magna ITES “Don Luigi Sturzo”, via Sant’Ignazio di Loyola, 1° incontro del progetto: Celebriamo il 70° anniversario della Liberazione” con Santino Gallorini autore del libro "Vite in cambio, Gianni Mineo" , Carmela Zangara, autrice del libro: “Per liberar l’Italia...” e i parenti dei partigiani Gianni Mineo e Rosario Montedoro. Alle 17,30 nell'ex cappella-teatro “dei Gesuiti” di Villa San Cataldo, via Papa Giovanni XXIII-via Sant’Ignazio di Loyola, Bagheria presentazione del libro di Santino Gallorini: “Vite in cambio, Gianni Mineo, il partigiano infiltrato, che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa.” Edizioni Effigi, 2014 ne discuteranno con l’autore Santino Gallorini e l’assessore alla Cultura del Comune di Bagheria Rosanna Balistreri: Franco Ciminato, ANPI Bagheria, Maurizio Padovano, scrittore e docente, Paolo Papotti, responsabile formazione ANPI Nazionale, Umberto Santino, scrittore e presidente Centro Impastato.
Giovan Battista Mineo era munito di un lasciapassare repubblichino e faceva finta di lavorare per i nazisti. Era una specie di “agente segreto inflitrato” dei partigiani. Ma di tutti quei fatti Gianni Mineo non ne parlò mai neanche in famiglia: l’unico con cui ne parla è il compagno, Rosario Montedoro (noto a Bagheria come il professore della scuola Ciro Scianna, morto nel 2003.
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