PALERMO. Monreale ricorda Luigi IX re di Francia. Si ripercorre il giallo dei suoi resti mortali conservati nella cattedrale normanna, dopo il tragico epilogo della crociata contro Tunisi. Nell'ottavo centenario della nascita (1214), un convegno di studi internazionale, martedì e mercoledì prossimi, farà il punto sul re Santo e sul ruolo che ricoprì, al tempo della morte, il regno di Sicilia, dove sul trono sedeva il fratello Carlo D'Angiò. «Divenne re - dice Patrizia Sardina, professoressa di storia medievale all'Università di Palermo, del comitato organizzatore - quando aveva solo 12 anni, in un momento in cui il potere centrale si era indebolito. La madre Bianca di Castiglia riuscì, grazie ad un’abile politica, a fronteggiare l'indisciplina del baronaggio, nei primi difficili anni di regno». Luigi IX si rivela un grande re: rimuove i funzionari corrotti, rende solido il regno attraverso una politica di matrimoni, promuove due crociate per genuino fervore religioso. Fatale la crociata contro il re di Tunisi. Luigi IX sbarca il 17 luglio 1270 con un esercito ma Mustansir rifiuta la conversione e si chiude nella città fortificata. I francesi si accampano presso le rovine di Cartagine e aspettano rinforzi. Ma dissenteria e tifo dilagano, viene colpito anche il re che muore il 25 agosto 1270. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA