PALERMO. Presentato alla Mondadori il nuovo libro dello scrittore palermitano Giorgio Ponte, "Io sto con Marta!". «Mi chiamo Marta Barbieri, sono siciliana, ho ventinove anni e un talento naturale per incasinarmi la vita», si legge nella presentazione. Se potesse dire la verità, sarebbe così che Marta, quasi-trentenne disoccupata di Palermo, si presenterebbe al colloquio con l'editore milanese da cui spera di essere assunta. Ma si sa, ai colloqui di lavoro la verità non è un argomento da tenere in considerazione. Ai colloqui di lavoro e con i genitori. Mai. Per questo, dopo aver scoperto che la sua "grande occasione" lavorativa è in realtà una bufala di dimensioni ciclopiche, Marta decide di non dire niente ai suoi e di cercarsi un lavoro qualsiasi, in attesa di una nuova opportunità.
Dopotutto a Milano tutti trovano lavoro, vero? Da aspirante editor a correttrice di bozze, da cameriera in un pub gay a gelataia in una azienda di schiavisti del cono perfetto, Marta si ritrova, dopo sei mesi di bugie e situazioni paradossali, a precipitare in una serie di eventi tanto catastrofici quanto esilaranti da cui sembra impossibile tirarsi fuori. A meno di non chiedere aiuto a un santo speciale. Armata di un gruppo di amici fedeli e di un instancabile ottimismo, Marta decide di non arrendersi e di conquistarsi il suo posto al sole in una Milano che – attraverso i suoi occhi – diventa per magia colorata e divertente.
Aperitivi, palestre, eventi culturali cui "non si può mancare" e fretta patologica sono solo alcune delle sfide metropolitane con le quali dovrà fare i conti. E non dovrà sottovalutare nemmeno l'incontro con un ragazzo decisamente sorprendente. Ma in fondo la vita può essere meravigliosa anche quando è incasinata. O no? Giorgio Ponte regala una commedia che parla di ognuno di noi, della complessità dell'esistenza per le strade delle nostre città, della sfida quotidiana di un'intera generazione alla ricerca di un lavoro dignitoso, del diritto che ciascuno ha di guardare al futuro con fiducia: e lo fa con una freschezza e un'ironia contagiose, frutto di un lavoro attento e paziente sui personaggi e sulle parole per raccontarli. Senza moralismi, con allegria e sapienza, questo romanzo fotografa il nostro mondo e ce lo restituisce illuminato di una luce nuova: così che, a lettura finita, viene voglia di gridare con entusiasmo "Io sto con Marta!".
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