PALERMO. Una vita dedicata alla musica raccontata in prima persona nel libro “Le corde dell’anima” di Elena Zaniboni. Un’artista internazionale, considerata la più famosa arpista italiana, che per la prima volta racconta e si racconta con un volume che sarà presentato oggi alle 17,30 presso la Feltrinelli (via Cavour), da Salvatore Aiello, presidente Assoc. Amici Opera Lirica E. Mazzoleni; dal Maestro Marco Betta. Modera Giovanni Pepi. Scorrendo le pagine autobiografate, pubblicate da Edizioni Curci, si scopre la storia di una donna che da Alessandria, città natale, viaggia per tutto il mondo con la sua Arpa che l’accompagna ad esibirsi nei più grandi teatri, per poi ritornare sempre a Palermo, dove il destino ha scelto per lei di diventare moglie e madre di due figlie. È al marito, infatti, che dedica il suo volume: A Enzo, mio compagno di vita, d’amore, di tutto. A Palermo trascorre la sua vita familiare, trova l’amore, lo stesso amore che nutre per la sua musica che attraverso l’arpa riesce a librarsi al di sopra di tutto trasmettendo le sue più segrete e profonde emozioni. “Avevo solo sette anni – racconta la Zaniboni - quando mi sono esibita per la prima volta in pubblico e sedici anni quando mi sono diplomata perfezionandomi con C. Gatti Aldrovandi e Nicanor Zabaleta. I miei insegnanti mi chiamavano la Michelangeli dell’arpa, così come molti anni dopo, negli Stati Uniti, mi hanno soprannominato la Pavarotti dell’arpa. Sono felice di aver contribuito a far conoscere questo strumento fuori dalla nicchia, quando l’arpa era appannaggio delle dame di corte e si suonava solo in piccole sale alla presenza della nobiltà”. Donna di grande carattere, Elena è riuscita a diventare una professionista di fama internazionale, vincitrice di numerosi e prestigiosi premi, dando concerti in tutto il mondo: dal Maggio Musicale Fiorentino allo Schönbrunn Palace di Vienna, dal San Carlo di Napoli alla Filarmonica di Katowice, dall’Accademia di Santa Cecilia in Roma a La Fenice di Venezia, dalla Schönberg Hall di Los Angeles alla Wigmore Hall di Londra suonando con direttori del calibro di Claudio Abbado, Peter Maag, Zdenec Macal, Mario Rossi, Sandor Vegh. Tappe importanti della sua carriera sono il recital di arpa alla Scala di Milano ed alla Carnegie Hall di New York. Ha suonato il Concerto di Mozart K299 anche al Mozarteum di Salisburgo e durante una tournée in Russia “Fragmentations” di Bussotti per due arpe ed un solo esecutore. E’ stata in tournée in Giappone, in Cecoslovacchia, nella Loira, negli USA ed in Brasile. Il suo repertorio, eccezionalmente vasto, spazia dalle origini della letteratura arpistica alle più ardite espressioni della musica contemporanea. Ospite nei vari Festivals, ha tenuto a battesimo ventidue opere scritte per lei dai più noti musicisti del mondo. Attualmente incide per Fonit Cetra, Edi-Pan, Frequenz e Xenam Music. Oggi, Elena Zaniboni sa di aver realizzato il suo più grande sogno: contribuire a rendere l’arpa uno strumento autonomo e dal repertorio più ricco, riuscendo a farlo entrare in tutte le più famose Sale da concerto. E questo libro è una testimonianza.