PALERMO. Andrà in scena il giorno in cui nel calendario liturgico si ricorda il beato padre Pino Puglisi: il 21 ottobre. Il palco del Teatro Savio ospiterà, alle 21, il musical dal titolo “Padre Pino, una vita per gli altri”. Protagonisti saranno 50 giovani, tra i 16 e i 30 anni, dell'associazione Apriti Cielo di Alcamo, che da dieci anni sono impegnati anche in animazioni liturgiche e in attività di evangelizzazione rivolte ai ragazzi. Con musiche e parole racconteranno gli ultimi tre anni di vita del sacerdote ucciso dalla mafia e, in particolare, il suo impegno a Brancaccio. Tra le scene principali del musical, il dialogo tra il parroco di Brancaccio e Gaspare Spatuzza, uno dei suoi assassini; un momento nel quale emerge la differenza tra il credo professato dal primo martire ucciso dalla mafia e quello del suo killer. Un avvenimento in cui le parole si accavallano. Così l'incipit del “Padre nostro” recitato da padre Puglisi, viene sovrastato dalla voce di Spatuzza che recita il suo personale “Padre nostro”. All'evento, promosso dall'associazione culturale Polizia municipale e dalla Cosmo Cinematografica, assisteranno anche i familiari del beato. «La bellezza di padre Puglisi è da ricercare nella concretezza delle sue azioni - spiega il presidente dell'associazione culturale Polizia municipale di Palermo, Sergio Quartana -. E questo vuole essere il messaggio dello spettacolo: ciascuno deve concretizzare l'insegnamento del sacerdote ucciso dalla mafia». Lo spettacolo sarà un'occasione per promuovere anche un'altra iniziativa, come quella di un fumetto su padre Puglisi, realizzato pochi giorni prima della cerimonia di beatificazione da Emanuele Alotta e dall'associazione culturale della Polizia municipale per fare conoscere nelle scuole l'opera del sacerdote. Ma il ricavato del musical sarà impiegato per un altro progetto: un film-documentario sulla vita di don Pino, per la regia di Rosalinda Ferrante. S'intitola "L'ultimo sorriso" e sarà realizzato utilizzando come documentazione i racconti di chi lo ha conosciuto. Alcuni attori presenteranno la vita del sacerdote; dal momento della sua morte, invece, saranno le immagini di repertorio a raccontare gli eventi. L'obiettivo è mostrare i vari aspetti della sua opera. Altri dettagli potranno essere richiesti all'associazione culturale Polizia municipale di Palermo.