Una nota congiunta per sensibilizzare scuole e famiglie sulla necessità di ridurre il peso eccessivo degli zaini scolastici. È quella diffusa oggi dagli assessori del Comune di Palermo, Aristide Tamajo (Istruzione e Formazione) e Fabrizio Ferrandelli (Sanità e Politiche giovanili), che raccolgono l’appello di studenti e genitori preoccupati dagli effetti che carichi sproporzionati possono avere sulla salute dei ragazzi. Nella comunicazione, indirizzata ai dirigenti scolastici cittadini, si sottolinea come il problema non sia nuovo: negli ultimi anni sono aumentati i casi di problematiche posturali e alla colonna vertebrale in età preadolescenziale, spesso collegati proprio al peso degli zaini. Le linee guida nazionali raccomandano che lo zaino non superi il 10-15% del peso corporeo dell’alunno: per un bambino di 10 anni, che pesa in media 36 chili, il limite massimo è di 3,6-5,4 kg; per un ragazzo di 12 anni (48 kg) tra 4,8 e 7,2 kg. Oltre questi valori, il rischio è di disturbi funzionali e deformazioni anatomiche come scoliosi e ipercifosi. Gli assessori richiamano anche i riferimenti normativi già esistenti: la circolare Miur del 2009 che invita a mantenere il peso degli zaini entro i limiti consigliati, l’accordo interministeriale del 2019 sulla gestione del peso del materiale scolastico e la legge n. 169/2008 che richiama i dirigenti scolastici a vigilare sull’adozione di libri di testo adeguati.
Le soluzioni proposte
«È un segnale di attenzione nei riguardi delle nuove generazioni – dichiara l’assessore Fabrizio Ferrandelli –. Grazie all’utilizzo dei dispositivi informatici e quindi della possibilità di scaricare in formato elettronico i testi, i manuali cartacei possono restare custoditi a casa o in classe. Con l’utilizzo della didattica digitale e l’organizzazione dello zaino condiviso con il compagno di banco si può addivenire alla salvaguardia e tutela della salute pubblica». L’obiettivo del Comune è quello di promuovere il benessere degli studenti, riducendo il carico fisico eccessivo che ogni giorno devono affrontare, anche a causa delle strutture scolastiche che in alcuni casi impongono di salire più piani di scale.
La collaborazione con le scuole
Tamajo e Ferrandelli chiedono quindi ai dirigenti scolastici di mettere in campo iniziative concrete e misure organizzative mirate. «Riteniamo fondamentale – si legge nella nota – la collaborazione di tutti nella piena consapevolezza che le azioni adottate avranno un impatto positivo sul benessere fisico e sull’esperienza scolastica dei nostri studenti». Un invito alla responsabilità condivisa, per trasformare un problema annoso in un’occasione di crescita verso una scuola più moderna, sostenibile e attenta alla salute dei ragazzi.