Riduzioni di pena e un’assoluzione nel processo d’appello sull’operazione «Blu Wave», l’inchiesta della guardia di finanza coordinata dall’Eppo - la Procura europea - sul maxi traffico di sigarette dalla Tunisia verso la Sicilia occidentale. La terza sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato in larga parte la sentenza di primo grado, emessa con rito abbreviato il 22 dicembre 2022 dal gup Giuliano Castiglia, rimodulando però le pene per sette imputati e assolvendo un ottavo. Secondo l’accusa, tra maggio 2019 e novembre 2021 oltre 23 mila tonnellate di tabacco estero sarebbero state introdotte via mare sulle coste di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, per poi finire sui banchi del mercato di Ballarò a Palermo. L’evasione d’imposta stimata supererebbe i 10 milioni di euro. La condanna più pesante, in primo grado, era stata inflitta a Bartolomeo Bertuglia, 57 anni, sottufficiale della Capitaneria di porto di Palermo, arrestato nel novembre 2021: da 8 anni e 2 mesi è scesa a 5 anni e 8 mesi. Sconto anche per Antonino Lo Nardo, 50 anni, di Palermo, ritenuto ai vertici del gruppo (da 7 anni e mezzo a 5 anni), e per altri imputati tra cui Mehdi Ammari, Francesco Bertuglia, Fabio Bruno, Alfredo Caruso, Giulio Di Maio e Mohamed Hassen Hamza. Confermati invece i 5 anni e 4 mesi a Vito Agnello. È stato assolto Giacomo Giuseppe Licata, 59 anni, di Campobello di Mazara, che in primo grado aveva riportato una condanna. Sono state annullate anche diverse pene pecuniarie.