
Mezzo milione di euro. È la cifra che l’ospedale Buccheri La Ferla-Fatebenefratelli dovrà versare al marito, al figlio e alla sorella di Elisabetta Prainito - assistiti dall’avvocato Giuseppe Chiarello - morta il 4 giugno del 2019, a soli 59 anni dopo avere contratto in corsia, un’infezione da Klebsiella pneumoniae.
Lo ha deciso la terza sezione civile del Tribunale, presieduta dal giudice Cinzia Ferreri, che ha riconosciuto la responsabilità della struttura sanitaria per non avere adottato le misure di prevenzione necessarie previste dai protocolli.
La donna, originaria di Borgetto, era stata ricoverata due mesi prima per gravi problemi addominali. Il 10 maggio era stata sottoposta a un intervento per l’asportazione di un voluminoso teratoma. Ma, dieci giorni dopo, a causa di una peritonite, i medici intervennero d’urgenza e la trasferirono in rianimazione. Qui gli esami microbiologici documentarono «positività a Klebsiella pneumoniae, enterobatteri e acinetobacter».
Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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