Nelle indagini sulla morte di Salvatore Bilello, il tossicodipendente trovato senza vita il 9 settembre nella sua abitazione di via Simone Gulì, all’Acquasanta, quartiere di Palermo, emerge la storia del furto di una bici a un personaggio di un certo spessore criminale del quartiere. Gli investigatori stanno battendo con maggiore decisione la pista di un furto di una bicicletta. Una mezzo che Bilello avrebbe sottratto a persone che non avrebbe mai dovuto toccare. Ambienti della malavita, pronti a fargliela pagare cara, nonostante la successiva restituzione del mezzo. Episodio che non era stato affatto archiviato. Anzi, potrebbe essersi trattato della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quelli che fino a ieri erano solo sospettati, adesso sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Si tratta di due uomini ritenuti gli autori del pestaggio, mai denunciato, dallo stesso Bilello. Un servizio completo sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi